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UN MONDIALE NEL SEGNO DI VAN DER POEL
di Gabriele Gentili
La stagione del ciclocross si avvia alla sua conclusione avendo emesso ormai i suoi principali verdetti, a cominciare da quello dei Mondiali e della rivalità fra Mathieu Van Der Poel e Wout Van Aert. La superiorità dell’olandese nell’occasione iridata è stata anche maggiore del distacco finale imposto all’avversario: si correva in casa sua e la gara inizialmente si era messa benissimo per Van Aert, reduce dalla vittoria nella Coppa del Mondo e favorito nella fuga a due iniziale (un’evoluzione quasi scontata considerando la superiorità dei due rispetto a tutti gli altri) da una caduta che aveva rallentato il rivale, transitato al secondo giro con 15” di distacco. Proprio lì però iniziava la rimonta di Van Der Poel e le recriminazioni di Van Aert per la foratura occorsa all’anteriore al termine della terza tornata hanno poco senso, perché l’arancione aveva quasi annullato il divario. Da lì è stata una cavalcata trionfale, con un vantaggio che è andato aumentando giro dopo giro. Per Van Der Poel è arrivata così la conferma sul trono iridato e la faccia di Van Aert all’arrivo dipingeva chiaramente la sua frustrazione per un verdetto senza appelli. Bronzo all’altro belga Toon Aerts, specialista puro che sa emergere sempre in occasione dell’appuntamento che più conta, rimontando nell’ultimo giro il britannico Tom Pidcock, decisamente svantaggiato per la sua corporatura minuscola dalla tipologia di percorso.

Aerts ha “condito” la conquista della medaglia con la vittoria nel Superprestige della settimana successiva, controllando agevolmente il velleitario tentativo di rimonta del campione europeo Tom Iserbyt, arrivato alla fine della stagione con le polveri bagnate, probabilmente a causa anche del brutto infortunio al gomito riportato a inizio anno. Al piccolo belga non resta che l’H2O Badkamers Trofée, che si concluderà il giorno di San Valentino a Bruxelles, dove ha un vantaggio confortante su tutti i rivali.

I Mondiali di Ostenda sono stati per i belgi una debacle assoluta, avendo visto tutti i titoli previsti andare nella vicina odiata Olanda, che ha portato a casa ben 8 delle 12 medaglie previste. Un dominio assoluto soprattutto fra le donne, dove la gara principale ha premiato la protagonista assoluta della stagione Lucinda Brand, favorita soprattutto dalla caduta in partenza della campionessa uscente Ceylin Del Carmen Alvarado, incapace poi di recuperare e della stanchezza, più mentale che fisica, dell’altra olandese Annemarie Worst, in ombra per tutta la stagione ma che sembrava pronta anche al colpaccio, senza un paio di errori di traiettoria che le hanno impedito di giocarsi la vittoria in volata.

I Mondiali di Ostenda hanno regalato anche uno squarcio d’azzurro grazie a Francesca Baroni, splendida quinta nella prova Under 23, un piazzamento che ha il sapore di una medaglia per com’è arrivato, con l’azzurra che avrebbe anche potuto lottare con le olandesi di testa senza l’intoppo iniziale causato da due francesi, che le hanno impedito di accodarsi alle prime. La sua duttilità è un’arma importante, che ora proverà ad affinare vivendo per la prima volta l’intera stagione su strada e poi facendo l’atteso salto di categoria, con la speranza che possa affrontare anche le più forti nei circuiti principali della disciplina.

I PODI DEL MONDIALE

Uomini

Elite: 1 Mathieu Van Der Poel (NED) 58’57”, 2 Wout Van Aert (BEL) a 37”, 3 Toon Aerts (BEL) a 1’24”.
Italiani: 23 Gioele Bertolini a 1 giro, 24 Jakob Dorigoni a 1 giro, 28 Cristian Cominelli a 2 giri, 38 Nicolas Samparisi a 3 giri, 39 Antonio Folcarelli a 4 giri

Under 23: 1 Pim Ronhaar (NED) 49’47”, 2 Ryan Kamp (NED) a 8”, 3 Timo Kielich (BEL) a 14”.
Italiani: 11 Filippo Fontana a 1’50”, 39 Marco Pavan a 7’31”, 41 Samuele Leone a 1 giro

Donne

Elite:
1 Lucinda Brand (NED) 46’53”, 2 Annemarie Worst (NED) a 8”, 3 Denise Betsema (NED) a 19”.
Italiane:
11 Eva Lechner a 2’18”, 14 Alice Maria Arzuffi a 3’01”, 18 Rebecca Gariboldi a 3’58”, 22 Silvia Persico a 4’22”, 33 Chiara Teocchi a 7’24”

Under 23: 1 Fem Van Empel (NED) 36’59”, 2 Aniek Van Alhen (NED) a 3”, 3 Blanka Kata Vas (HUN) a 9”.
Italiane: 5 Francesca Baroni a 54”, 15 Gaia Realini a 2’55”, 28 Sara Casasola a 6’11”

Credito foto homepage: photo_news
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7