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FINALMENTE UN PO' DI AGONISMO
di Gabriele Gentili
19 luglio. Una data che rimarrà storica per la Mtb internazionale, perché ha segnato la ripresa dell’attività dopo mesi di blocco per la pandemia. Una ripresa avvenuta in Svizzera, con la prima delle sole tre prove della Swiss Cup a Leukerbad che, come è normale che sia, ha richiamato non solo tutti i tanti campioni locali, ma anche tanti esteri, con addirittura un’invasione di italiani fra le varie categorie. Nella prova Open ha subito messo il segno sul 2020 il pluriridato Nino Schurter (Scott), andato via a metà gara come suo solito, anche se alla fine Mathias Fluckiger (Thomus RN Swiss Bike) ha accumulato solo 17”, terzo il francese Jordan Sarrou (Absolute Absalon) a 1’10”. Per metà gara l’azzurro Gerhard Kerschbaumer (Torpado Ursus) ha fatto sognare, viaggiando allo stesso ritmo dei più forti, poi una ruota a terra gli ha fatto perdere terreno e l’azzurro è andato avanti solo per accumulare km nelle gambe, stesso destino per Juri Zanotti (KTM Protek Dama) che procedeva intorno al 20° posto. Fra le donne netto successo per l’elvetica Sina Frei (Ghost) con 33” sulla connazionale Jolanda Neff (Trek) e 1’07” sulla francese Loana Lecomte (Massi), buon ritorno alle gare per Marika Tovo (KTM Protek Dama) 14esima a 6’25”. Nella categoria junior primi posti per l’austriaca Mona Mitterwallner (Haiming) con l’azzurra Letizia Marzani (Merida) settima a 3’13” e per il padrone di casa Luke Wiedmann (BikeTeam Solothurn) con 11° Michael Pecis (KTM Protek Dama) a 4’41”.
 
Una settimana dopo via ufficiale anche alla stagione italiana con il recupero della Mesa Bike a Rivoli Veronese (VR). Spazio per tutte le categorie nell’arco di due giorni e chiusura riservata agli Open maschili con tutti i migliori italiani al via. Una gara su un percorso di 8,5 km con pochi passaggi tecnici, ideale per una così particolare ripresa della stagione, ma che ben presto ha visto i migliori emergere e fare selezione, con il campione italiano Kerschbaumer, Nadir Colledani all’esordio con la maglia del team spagnolo MMR Factory e il bellunese Mirko Tabacchi (KTM Protek Dama) che su uno degli ultimi tratti in salita perdeva le ruote degli avversari. In volata l’esplosività di Colledani era fatale a Kerschi, che si doveva inchinare all’avversario mentre Tabacchi chiudeva a 1’09” davanti alla coppia dei Carabinieri con Luca Braidot quarto e Nicholas Pettinà quinto. In campo femminile assolo di Eva Lechner (Trinx Factory) seguita dalle giovani del KTM Protek Dama con Giada Specia seconda a 1’03” e Marika Tovo terza a 1’23”; Nella categoria junior successi per Letizia Marzani (Merida Italia) e Andrea Candeago (Bettini Bike Team).
 
Nel primo weekend di agosto finalmente anche le Granfondo hanno ripreso, con la Pedalonga di Comelico Superiore (BL) disputata a coppie rispettando i protocolli sanitari che prevedono partenze a cronometro. 110 le coppie che hanno accettato la sfida, divise sui due percorsi previsti. Sui 61 km per 2.500 metri prima piazza per la coppia della Soudal Lee Cougan formata da Daniele Mensi e Tony Longo in 3h33’07”, con 1’12” sui compagni di team Stefano Valdrighi e Jacopo Billi, terzo posto per la Giant Polimedical dell’iridato colombiano Leonardo Paez e di Massimo Rosa a 1’31”. Fra le donne prima posizione per Chiara Burato e Gaia Ravaioli in 4h37’54” davanti a Debora Piana e Jessica Pellizzaro a 10’01” e a Irene Fagherazzi e Giorgia Titton a 59’11”. Grandi nomi anche fra le coppie miste: prima posizione per Mattia Donà e la ritrovata Marika Tovo in 4h27’32”, alle loro spalle Costanza Fasolis e Denis Fumarola a 15’49” e Annalisa D’Eliso e Marco Durastanti a 38’56”. Sui 33 km per 1.700 metri successo per Kevin Fantinato e Tiziano Carraro Chero Group in 1h56’45”, mentre in campo femminile si sono aggiudicati la vittoria Silvia Mariani e Daniela Miatello in 3h16’56” e fra le coppie miste Giorgia Marchet e Lorenzo Lazzaretti in 2h07’41”.
 
Buoni riscontri per gli azzurri in gara nel secondo fine settimana mensile in giro per l’Europa: all’Alpe d’Huez, nella prova della Coupe de France è tornata a ruggire Eva Lechner, che in un contesto da Coppa del Mondo ha chiuso ai piedi del podio a 1’46” dalla vincitrice, la sorprendente francese Lena Gerault (Vca Anjos) che ha prevalso per 26” sulla Neff e per un minuto sulla Lecomte, ma alle spalle dell’altoatesina è finita gente importante come l’iridata francese Pauline Ferrand Prevot e l’olimpionica 2012 Julie Bresset, in grande ripresa. Al maschile successo per il ceko Milan Vader (Orbea) con 11” su Sarrou e 41” sul compagno di colori elvetico Thomas Litscher, con primo italiano Gioele Bertolini (Trinx) 14° a 4’49”. Di ottimo livello anche le prestazioni di Matteo Siffredi (Scott Italia Libarna) 5° tra gli junior e di Nicole Pesse (Rdr Italia) sesta tra le pari età. Kerschbaumer invece ha gareggiato in Boemia nella terza prova della Czech Mtb Cup, a Zadov, mostrando una condizione in crescendo. Doppietta danese con Sebastian Carstensen Fini (Postnl Bafang) che in volata ha battuto Simon Andreannes (Specialized), Kerschi ha chiuso quarto a 26” dietro anche al locale Ondrej Cink (Kross). In Italia intanto doppia giornata di gare a Pergine Valsugana (TN), la prima dedicata alla Coppa Italia giovanile con oltre 700 ragazzi al via, la seconda al Memorial Alverà, Top Class regionale andata a Martino Fruet (Lapierre Trentino Alé) e alla compagna di colori Anna Oberparleitner.
 
Il periodo di Ferragosto ha regalato grandi soddisfazioni alla Mtb italiana grazie soprattutto alle corse a tappe: un’edizione qualitativamente sontuosa della Transmaurienne Vanoise, proprio per la mancanza di concorrenza che ha portato in Francia molti big, ha confermato l’ottimo stato di forma di Eva Lechner, dominatrice delle prime quattro tappe e bravissima a controllare la situazione nella quinta, la Granfondo vinta da Costanza Fasolis. In classifica la portacolori della Trinx ha chiuso con 22’24” sulla stessa Fasolis (Giant Polimedical) e 1h11’33” sulla francese Anais Grimault (VCP Loudeac). In campo maschile primo il campione del mondo Marathon, il colombiano della Giant Polimedical Leonardo Paez con 10’13” sullo svizzero Lukas Fluckiger (Infinity) e 19’21” su Tony Longo (Soudal Lee Cougan), quarto il sorprendente britannico Thomas Pidcock (Trinity) che senza la penalizzazione di mezz’ora rimediata alla prima tappa avrebbe lottato alla pari con Paez. Di rilievo anche la vittoria di Marco Rebagliati alla Rusavska 50KA, una delle principali Granfondo ceke, su 50 km per 1.430 metri. Il biker della Wilier 7C Force ha regalato al team la quinta vittoria consecutiva, battendo in volata i compagni di team Diego Cargnelutti, Martino Tronconi e Johnny Cattaneo.
 
Eccoci all’ultimo weekend, che ha segnato una ripresa importante per le Granfondo, almeno nel Meridione. A Castello del Matese (CE) terza edizione della GF del Matese che ha richiamato alla partenza due to team, il DTM Marconi e la Cicli Taddei. A spuntarla sui 52 km per 1.900 metri è stato un portacolori di quest’ultima, l’ex campione europeo Alexey Medvedev (RUS) reduce da un lungo periodo di ritiro a Livigno (SO). Medvedev ha mostrato subito la sua buona forma correndo alla sua maniera, facendo il vuoto già dopo 10 km ben coadiuvato dietro da Francesco Casagrande che ha rintuzzato la rincorsa del portoghese Ferreira, relegato al 5° posto finale da una foratura. Medvedev ha chiuso in 2h17’18” con 1’44” sull’altro lusitano José Dias (DMT Marconi) e 6’35” su Casagrande. Alla polacca Anna Urban (Volkswagen Samochody Dostawcze) la gara femminile in 3h19’56”, alle sue spalle Patrizia Tropiano (Cicloo Carbonari Bikers) a 29’02” e l’ucraina Oksana Chornomorets (Bike & Sport Team) a 30’52”.
 
Altro appuntamento a Floresta (ME) per la quarta Marathon di Floresta 1275, su 70 km per 1.900 metri, che ha fatto registrare la doppietta del Soudal Lee Cougan con Stefano Valdrighi vincitore in 2h56’54” davanti a Jacopo Billi, frenato d auna caduta e staccato di 1’07”, terza posizione per Giuseppe Di Salvo (Gds Team Competition) a 8’22”. Fra le donne prima la “britannica di Sicilia” Ann Elizabeth Simpson (Mongibello Mtb Team) in 4h16’32”, seguita da Valeria Trupia (Team Race Mountain) a 5’37” e dalla compagna di colori Gesualda Sinardo a 13’34”. Sui 48 km per 1.600 metri primo Nicolo Salanitri (Body Mind+ Randazzo) in 2h26’25”, a 53” è giunto Marco Motta (Mtb Noto), a 2’04” Giovanni Bonanno (Team B.Emm.C.Bike), mentre la gara femminile ha fatto registrare il successo di Arianna Sidoti (Team Rosso Azzurri) in 3h40’07” con 25’37” su Tiziana Pecorino (Bike 1275) e 1h17’41” su Dafne Impellizzeri (Mongibello Mtb).
 
L’iridato Nino Schurter continua intanto a collezionare vittorie, l’ultima la Swiss Epic, prova a tappe di 320 km dove ha corso in coppia con l’altro svizzero della Scott Sram Lars Forster, ma alle loro spalle si sono esaltati Samuele Porro e Fabian Rabensteiner (Trek Pirelli) che hanno chiuso secondi a 10’32”, terzi i ceki Kristian Hynek e Martin Stosek (Future Cycling Northwave) a 16’46”. Ottima prova anche della coppia Sco6tt formata da Juri Ragnoli e Cristian Cominelli, settimi a 38’24”, con gli altri team Trek Avondetto-Toneatti e Casagrande-De Cosmo rispettivamente 10° e 11°. Fra le coppie femminili prime la danese Annika Langvad e l’americana Haley Batten, entrambe della Specialized, davanti alle tedesche Stefanie Dohrn e Elisabeth Brandau a 38’19” e a Ariane Luthi (SUI) e Alice Pirard (BEL) a 45’27”.

Credito foto: GF del Matese (foto organizzatori)

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