Parliamoci chiaro: il settore delle Granfondo su strada, insieme a quello degli sport di contatto, è quello che più ha subìto le conseguenze della pandemia, vedendo di fatto spazzata via tutta la stagione, salvo qualche sporadica eccezione ancora di là da venire. Le cause sono molteplici: i protocolli sanitari disposti dalla Fci (non senza un corposo ritardo rispetto a tutte le altre discipline sportive, compreso il ciclismo professionistico) rendono l’organizzazione estremamente complicata e dispendiosa; a ciò si aggiungano le legittime paure degli organizzatori in tema di contagi e quindi di responsabilità, soprattutto guardando quanto succede in occasione di altre manifestazioni sportive di massa dove l’obbligo di distanziamento rimane spesso solo sulla carta, soccombente rispetto al disperato “bisogno” di selfie e di contatti fra amici che da tanto non avevano occasione di gareggiare insieme. Non ultimo, va valutato anche il timore di molti appassionati che, di fronte a questa situazione, preferiscono evitare ogni rischio e continuare magari a vivere la propria passione ciclistica attraverso allenamenti ed escursioni solitarie.
In attesa di un 2021 pieno di incertezze, legato com’è all’adozione di un vaccino annunciato anche dal Ministero della Sanità come imminente ma tutto da verificare nei suoi effetti e nelle sue modalità di utilizzo, qualche coraggioso comunque c’è, pronto a mettersi in gioco fra settembre ed ottobre del 2020. Il calendario propone ancora una quindicina di manifestazioni e già sarebbe un segnale incoraggiante che qualcuna di queste andasse effettivamente in porto, soprattutto considerando che la diffusione del virus è tornata a salire da agosto anche in Italia. Qualcuna delle prove ha messo in moto anche la propria campagna promozionale sui media: è il caso di Porto Santo Stefano, che per fine settembre proporrà una due giorni inconsueta, con due GF separate da poche ore. Oppure La Granfondo Internazionale di Alassio, ufficializzata dal GS Alpi pur slegata com’è da ogni circuito del quale faceva parte.
A proposito di circuito, confermato in toto quello ligure, il Trofeo Loabikers articolato su ben 5 appuntamenti: si comincia il 27 settembre ad Andora e si andrà avanti ogni settimana fino a fine ottobre per poi festeggiare tutti insieme l’8 novembre a Pietra Ligure, dando così l’addio a un 2020 tutto da dimenticare, ma pieni di speranza che si possa presto tornare alla normalità e a domeniche dove ci sia l’imbarazzo della scelta.
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