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PROGRAMMAZIONE CON TANTA COMPETENZA
di Gabriele Gentili
Mercoledì 26 agosto, una giornata eccezionale non solo per il ciclismo italiano ma per tutto lo sport azzurro, un’iniezione di fiducia e speranza in un anno davvero difficile. Due vittorie che hanno un comune denominatore in un personaggio: Davide Cassani, non solo il direttore tecnico della nazionale maschile, ma a capo di tutta la struttura tecnica e soprattutto colui che sta cercando di rimodellare la base stessa della pratica ciclistica in Italia, introducendo quel concetto di multidisciplinarietà a cominciare dai primi passi (anzi, dalle prime pedalate da bambini) per dare un futuro a tutto il movimento.
 
Cassani, fortemente attaccato nelle ultime settimane da molti detrattori che non gli hanno perdonato soprattutto la mancanza da tempo immemore di un campione del mondo su strada (come se avesse dalla sua talenti come Cipollini, Bartoli e Bettini…), ha portato nella francese Plouay un collettivo costruito su un’idea, modellato nelle ore immediatamente successive al Campionato Italiano: una squadra pronta sì a rintuzzare ogni attacco con uomini come Trentin e Ulissi, ossia gente che in fuga è meglio non averla con sé per non rischiare di perdere, ma soprattutto votata a lanciare la volata all’uomo attualmente più in forma, quel Giacomo Nizzolo uscito rinato dal Campionato Italiano di Cittadella.
 
La volata finale è stata un capolavoro: Affini a pilotare il gruppo negli ultimi km sfruttando le sue doti di cronoman, poi Trentin e Cimolai pronti a tenere alto il ritmo del treno azzurro, in fine un encomiabile Ballerini, battuto domenica da Nizzolo e per questo “relegato” al ruolo di trascinatore, infine proprio Nizzolo che con maestria respingeva l’ultimo disperato assalto del francese Demare. Pochissime ore prima, Elisa Balsamo aveva intanto fatto la “prova generale” nella gara per Under 23: il responsabile tecnico Salvoldi aveva anticipato la stessa strategia, tutta la squadra costruita in funzione della sua volata finale, incontenibile anche per lo squadrone olandese.
 
Due vittorie nello stesso giorno: per un’Italia ciclistica che vivrà il Tour puntando su qualche tappa, che per il Giro si affiderà al mai domo Nibali, che ha tanti validi esponenti per le classiche ma nessuno che sia un vero “vincente” come quelli ai quali eravamo abituati in passato. La dimostrazione che con la strategia si può anche ribaltare ogni pronostico. Siamo a un anno dalle Olimpiadi e la grande speranza azzurra per quel podio tanto agognato è affidata a un uomo e alle sue idee: Davide Cassani.
Credito foto: www.sportmediaset.mediaset.it – direttaciclismo.it
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