C’è una parola che emerge dalle ultime settimane nel mondo delle gran fondo su strada: speranza. Speranza che la grande paura, che lo sconvolgimento di tutte le nostre vite passi presto e che nel mondo del pedale si traduce con la tenace voglia di ricominciare prima possibile. Dal 1°marzo la stagione amatoriale si è bruscamente fermata, ma gli organizzatori si sono subito messi all’opera per risistemare il calendario, ben prima che la Federazione Ciclistica decidesse di cancellare ogni evento di aprile andando anche oltre le decisioni governative, per ora ferme al 3 aprile.
Rispetto a quanto avvenuto nella mountain bike, la percentuale di manifestazioni GF che hanno deciso di rinunciare all’edizione di quest’anno dando l’arrivederci al 2021 è decisamente inferiore: la maggior parte degli organizzatori ci crede ancora e ha già posizionato la propria gara più in là, nella stragrande maggioranza fra settembre e ottobre, andando così ad infittire il calendario di quei due mesi, già caratterizzato da molti eventi, soprattutto settembre. C’è però da considerare che per allora, la voglia di pedalare sarà tale che ogni manifestazione, pur in domeniche straricche di appuntamenti, troverà un congruo numero di appassionati al via.
Chi invece ha deciso di spostarsi a giugno e soprattutto chi ancora tiene pervicacemente la data prevista a inizio anno in questo stesso periodo, rischia fortemente di doverci ripensare e in caso decida per il rinvio, rischierà di trovare un calendario già saturo. In effetti il pericolo è fortemente reale, l’andamento della pandemia fa capire che la ripresa è ancora lontana e che soprattutto sarà lenta, già sarebbe molto importante poter riassaporare una vita normale, vicina parente a quella di prima del contagio, a estate inoltrata (luglio?). Inoltre – e non è un fatto di poco conto – le disposizioni governative richiedono di stare a casa, quindi gli allenamenti su strada sono proibiti e certamente i rulli non possono bastare per portare il fisico a un livello adeguato ad affrontare una gran fondo. Servirà tempo anche per gli allenamenti e bisogna prenderne atto, anche se immagino che molti CO potrebbero “deviare” verso un percorso unico magari intorno ai 100km pur di festeggiare il proprio evento con tanti appassionati ciclisti.
Solo il tempo dirà come potranno andare le cose, intanto però il messaggio di speranza che emerge analizzando il calendario riempie il cuore. Ce la faremo, questo è certo, ma ogni gran fondo avrà un sapore diverso, probabilmente migliore.
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