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MARATONA DELLE 12 ROCCHE
di Lorenza Santi
C’era una volta la “Maratona delle dodici rocche”. Si corse per la prima volta nel 1993: cioè negli anni che sancirono la vera e propria presa di coscienza delle potenzialità del fenomeno granfondistico. Un fenomeno che, fino ad allora, poggiava solo su manifestazioni storiche, ma isolate, come la “Nove Colli”. E proprio con la manifestazione di Cesenatico la “Dodici rocche” aveva così tanti punti di somiglianza da non escludere che nei sogni di chi la inventò ci fosse anche quello, se non di uguagliare, quanto meno di avvicinare la popolarità della “Nove Colli”. Innanzitutto, le due corse erano accomunate da una stretta vicinanza geografica. La “Maratona delle dodici rocche”, infatti, partiva da Rimini e, al pari della “Nove Colli”, si svolgeva tutta nell’entroterra romagnolo, ripercorrendo, anche se in senso opposto, alcune strade che tuttora appartengono al tracciato della corsa di Cesenatico. Rileggendo il percorso della “Dodici rocche” ritrovo, ad esempio, i nomi di San Leo, di Ponte Baffoni e della salita di Pugliano che, oggi come allora, scandiscono importanti punti di passaggio della “Nove Colli”. Sono del parere, però, che sia stato proprio un eccesso di spirito di emulazione il fattore determinante della rapida scomparsa della “Dodici rocche” dal calendario granfondistico. Come la “Nove Colli”, infatti, anche la corsa riminese proponeva un percorso principale di poco più di 200 chilometri, distribuito, però, su undici salite (perché non chiamarla, allora, “Undici rocche”?), che lasciavano ai granfondisti troppo poche possibilità di rifiatare. Se, poi, teniamo conto che si correva a metà giugno, non è difficile immaginare come mai, provata una volta, difficilmente si trovava la voglia di tornare. Troppa fatica, troppo caldo e un’organizzazione non sempre impeccabile furono gli ingredienti che, nell’arco di poche edizioni, mandarono in fumo i sogni di chi sperava di farne una seconda “Nove Colli”. E della “Maratona delle dodici rocche” è rimasto solo il ricordo.
Credito foto: archivio sport service
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7