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BOTTA & RISPOSTA
di Enrico Monti
Radicchio da Treviso: ciao ragazzi, la vostra nuova rubrica fa veramente arricciare le foglie! Avrei una richiesta da fare alla redazione tecnica: perché non aiutare noi neofiti delle gran fondo a capire come prendere in tutta sicurezza le curve nella prima discesa della gara? Spesso se ne vedono di tutti i colori e ci sono degli atleti che scendono come disperati quasi il traguardo fosse in fondo alla strada.
B&R: ciao Radi, ci piace più un diminutivo altrimenti ci pare di essere su “Cotti e mangiati”. Come ben immagini scendere in sicurezza è una abilità che non nasce per caso sotto i radicchi. Va coltivata, annaffiata, potata e concimata con cura. Il cuore di tutto il sistema è quel rigonfiamento poco sopra il collo che teoricamente dovrebbe contenere un materiale zeppo di neuroni, ma non sempre. Ad ogni modo raccogliamo il tuo invito e vedrai che su queste pagine presto la nostra redazione tecnica ci insegnerà le diverse fasi della curva, come approcciarla, come comportarsi a seconda della sua tipologia, come tenere il corpo e specialmente i piedi, come stipulare una convenzione annuale con una infermeria locale nella solita curva dove solitamente ci stendiamo per il solito motivo.
 
Nerone da Roma: salve ragazzi, sono un neo presidente di società e mi appresto con tanto entusiasmo in questa mia nuova avventura con la mia squadra agonistica che si chiama “Fiamma”. Che consigli avete da darmi visto che vorrei mettere su una vera e propria macchina da guerra per fare piazza pulita di tutti gli avversari in ogni gara?
B&R: ciao Nerone. Complimenti per la tua elezione. D’altra parte innanzitutto ti consigliamo due cose: moderazione nelle azioni e cautela nelle dichiarazioni. Come sai oggi con i social si è sempre online per cui sarebbe spiacevole trovarsi la Digos sotto casa solo per alcune coincidenze. A questo proposito speriamo vivamente che a te non piaccia fumare e non piaccia per nulla fare grigliate e fuochi vari, che portano iella. Per la tua squadra ovviamente ti facciamo tanti auguri e il consiglio che diamo a tutti i direttori e presidenti di Società è sempre lo stesso: fate correre gente che ha voglia di sudare, applicarsi, fare sacrifici e con molta umiltà metta in pratica le strategie studiate a tavolino. E quando vedete la “Flamme Rouge” all’ultimo chilometro scatenate il nerone che è in voi e bruciate la strada…. 
Credito foto homepage: cheskapoon_da_pixabay
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