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LETTERE DI AMICI PARTICOLARI
di Enrico Monti
Marco da Bologna: ciao ragazzi, sono un non più giovane fuori ma sempre giovane dentro amatore. Della serie faccio circa 15-16.000 chilometri all’anno con il sole e circa 6000 con la pioggia. A questo proposito ho una domanda per la redazione tecnica. All’ultima gran fondo di Caporetto in Friuli in discesa mentre pioveva e con la strada piena di foglie sono caduto; la prima volta a destra per cui pensavo che il mio copertone fosse liscio da quella parte, ma poi sono volato via anche a sinistra per cui ho fatto gli ultimi chilometri con il terrore di arrivare sulle tele. Ma una volta sceso ho notato che il battistrada era bello pimpante e non sembrava deteriorato. Ecco la domanda: ma che tipologia di copertura posso mettere per poter piegare agevolmente sulle foglie bagnate in curva?
B&R: ciao Marco; permettici una considerazione. E’ molto meglio cadere sia a destra che a sinistra perché così quando vai al mare la gente ride a crepapelle solo per la solita abbronzatura da manichino abbellita da uniformi croste sia a destra che a sinistra, se no sai che brutto vedere le croste solo da una parte? Fatta questa considerazione dobbiamo dire che la tua domanda è veramente pertinente e l’abbiamo girata a un grande discesista, Alberto Tombola. Che ci ha testualmente risposto: “Ma che problema c’è? Le foglie bagnate tengono molto meglio del ghiaccio, basta controllare meglio la lama degli sci e spostare il peso del corpo più in avanti per non imbarcarsi nel tornante!”
Ramarro da Tamericio: ciao ragazzi, sono un oriundo in Italia da tanto tempo e la mia specialità è la volata. Mi acquatto nel gruppo per tutta la corsa e poi, zak!, colpo di reni e mi piazzo sempre nei primissimi. Purtroppo faccio un lavoro impegnativo in campo edile e ho tempo di allenarmi solo la sera. A questo proposito vi volevo chiedere se ritenete veramente utili le lucine rosse da attaccare dietro la sella, a me piacciono poco, poi me le dimentico accese e il giorno della gara mi individuano e mi marcano a uomo come Gentile. Grazie e ciao!!
B&R: niente da dire, domanda lecita! Più che la nostra esperienza ovviamente saggia e infallibile, hai bisogno di testare sul campo. Vai così, esci vestito di verde scuro, su bici nera, senza luci, piatto e veloce come un missile in mezzo alla carreggiata. Ecco, quando l’hai fatto per due o tre sere, se ci arrivi, poi ci scrivi che tipo di esperienza hai vissuto e che marca di cofano ti ha sramato.
Credito foto: cheskapoon_da_pixabay
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