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PARTONO I CIRCUITI MTB (NON TUTTI...)
di Gabriele Gentili
Come le Granfondo su strada, quelle di Mtb stanno faticosamente provando a costruire un calendario valido per il 2021, anche in questo periodo così nebuloso. C’è però una differenza profonda, costituita dalla gestione dei circuiti: mentre su strada quasi tutti hanno scelto una soluzione più sicura, provando a posticipare il più possibile gli abbonamenti e a posizionare le gare a primavera inoltrata confidando che l’inizio della campagna di vaccinazione abbia a quel punto quantomeno abbassato la diffusione del virus, nella Mtb molte challenge hanno già ufficializzato calendari e regolamenti e a ben guardare il programma di gare, le differenze con quanto avveniva prima di questo dannato 2020 non sono poi molte.

Anche nella Mtb è invalsa una certa cautela, tanto è vero che attualmente sono pochissime le gare poste in calendario prima di Pasqua e tutte con un grosso punto interrogativo, che si spera di sciogliere dopo le feste confidando nel comune senso di responsabilità. Un dato che emerge è che per ora il calendario delle ruote grasse comprende soprattutto prove del Centro-Sud, ma offre ancora molti buchi: Piemonte e Liguria sono praticamente assenti e questo comporta che anche circuiti come la Marathon Bike Cup tardi ad annunciare il proprio programma e a iniziare la campagna abbonamenti. Lo stesso dicasi per il Lazio, che pure ha non solo molte gare, ma anche una vasta gamma di circuiti regionali.

Tutte le challenge hanno chiaramente avuto un occhio di riguardo verso chi aveva scommesso su di loro nel 2020 senza poi poter usufruire delle gare: le quote abbonamenti sono state girate automaticamente al 2021, chiaramente con qualche disagio dettato dalle nuove date e magari da qualche cambio di tappa. Sarà oltremodo importante avere molta pazienza, tenendo sempre a mente che, nonostante i vaccini, il ritorno alla normalità non avverrà subito e probabilmente non lo vedremo per tutta la stagione, si spera quantomeno di assistere a un lento e progressivo miglioramento della situazione che dovrebbe consentire la promulgazione di protocolli di gara più favorevoli. Lo sperano soprattutto gli organizzatori, che rischiano in proprio e che, lo testimoniano coloro che sono riusciti nonostante tutto ad “andare in scena” nella passata stagione, temono di vedere aumentare le spese e calare gli introiti.

Chiaramente, venendo da una stagione ridotta all’osso, il calendario non propone novità, nessuna società in questo momento se la sente di rischiare in una nuova avventura, lo spazio del calendario è appannaggio unicamente di coloro che hanno già avuto modo di testarsi. Finora il totale degli eventi annunciati non raggiunge il centinaio e già questo è un dato che deve far pensare. Molti volevano una regolamentazione del calendario facendo emergere le prove più meritevoli, ma arrivarci attraverso la triste strada che stiamo percorrendo da un anno a questa parte non è la risposta migliore.
Credito foto homepage: organizzatori marathon bike della brianza
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