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TANTI GIOVANI ITALIANI, C' E' IL CAMPIONE?
di CicloZeman
Iniziamo da un dato numerico: nel 2021 ci saranno 15 nuovi neoprofessionisti italiani. Tra loro, 6 sono stati scelti da squadre del World Tour, a cominciare da Giovanni Aleotti accolto nelle file della Bora-Hansgrohe e messosi subito alle calcagna di Peter Sagan per apprendere tutto il possibile. Appena 19 anni per Andrea Piccolo, novellino dell’Astana, come 19 sono gli anni di Antonio Tiberi, iridato junior nel 2019 a cronometro, pronto ad abbeverarsi dall’esperienza di Vincenzo Nibali alla Trek Segafredo. Attenzione anche a Jonathan Milan, il talento friulano sul quale si fondano molte speranze per una medaglia del quartetto dell’inseguimento su pista alle Olimpiadi: la preparazione per la sfida di Tokyo imporrà un suo lavoro differenziato alla Bahrain Victorious, ma troverà sicuramente occasione per brillare anche su strada. Primo anno nel World Tour anche per Filippo Conca (Lotto Soudal) e Kevin Colleoni (Mitchelton Scott).

E’ chiaro che nel loro primo anno, nulla si potrà chiedere loro se non riuscire a imparare il più possibile e magari trovare occasione per mettersi in evidenza, non solo agli occhi degli appassionati ma a quelli degli stessi dirigenti delle loro squadre, trovando una definizione tecnica che accompagni le loro ambizioni e non li riduca a meri gregari. Una speranza che è ancora più forte per coloro che il professionismo l’hanno già assaggiato, seppur in un anno così particolare come quello che sta finendo. Stiamo parlando ad esempio dei due ori 2019 fra gli Under 23, l’europeo Alberto Dainese (Team Sunweb) e l’iridato Samuele Battistella (Astana) (nella foto della homepage). Se il primo ha già fatto vedere il suo talento in volata, il veneto non ha trovato molto spazio e sappiamo bene che i vari team non hanno grande pazienza, o sei un Pogacar, un Hirschi, un Bernal che emerge subito come un crack, o si cade nell’anonimato.

E’ sempre più urgente che emerga un progetto tutto italiano legato al World Tour, come lo hanno ad esempio la Spagna con la Movistar o la Gran Bretagna con la Ineos, a prescindere da quali poi siano i corridori (non stiamo parlando di nazionali…). Intanto però un ottimo ruolo di apprendistato lo stanno svolgendo i team italiani della categoria Professional: quest’anno Leonardo Marchiori e Filippo Tagliani approderanno all’Androni Sidermec; Tomas Trainini, Enrico Zanoncello e Samuele Zoccarato alla Bardiani CSF Faizané; David Bais, Samuele Rivi e Alessandro Fancellu alla Eolo-Kometa. Infine c’è un caso a parte, quello di Davide Orrico, che corona il suo sogno di passare professionista a 30 anni, nelle file della Vini Zabù-Brado-KTM. Per tutti loro non è un approdo, ma deve essere un trampolino di lancio.
Credito foto homepage: federciclismo
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7