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LETTERE DI AMICI PARTICOLARI
di Enrico Monti
Cristoforo da Genova: ciao ragazzi, seguo sempre volentieri la vostra rubrica anche durante i miei spostamenti marittimi e devo dire che la trovo veramente interessante. Volevo domandare se esiste un ciclo simulatore da viaggio che mi faccia provare le stesse emozioni di una partenza bruciante su pista o di una volata emozionante in gruppo. Grazie!
B&R: caro amico! E’ bello sapere che siamo apprezzati anche nei mari e con vero piacere possiamo darti queste dritte. Da circa 3 secoli purtroppo non è più possibile cimentarsi nel ciclo mulino ad azione negriera con uno snodo diretto dalle file dei rematori. Peccato perché era molto allenante. In sostituzione ti consigliamo il Ciclo Amo della Nostromo, dopo aver allamato lo squalo o il tonno lo agganci al pacco pignoni e parte la gara; se sei in difficoltà dopo 3 ore puoi inserire la scarica elettrica ad alto voltaggio nel filo ma cerca di non toccare con le mani i pedali perché altrimenti invece di tirare su va a finire che svolazzi giù. Poi ci saprai dire come ti sei trovato e se sei riuscito a fare il KOM con la Verdesca mediterranea o con il Barracuda oceanico.
 
Marco da Venezia: ciao amici, sono un randonneur che percorre almeno una volta all’anno circa 8.000 km in una unica tappa con diverse asperità e alcuni deserti. Mi è giunta notizia che ci sia la possibilità di poter upgradare il mio bike packaging con le rivoluzionarie estension gobbate della Camel. Le avete per caso provate? Grazie e ciao.
B&R: ciao Marco, complimenti! Non è da tutti fare una distanza così elevata, lo sai? Si potrebbe fare la stessa strada andando in Cina! Ma giro la tua domanda alla redazione Tecnica. “Abbiamo provato questo rivoluzionario sistema durante la Irak-Iran dell’anno scorso; tra una fucilata e l’altra ci siamo accorti che il sistema permette al guidatore di sparire in mezzo alle gobbe in una sorta di torretta blindata, occorre solo prestare attenzione nella pedalata, devi stantuffare mentre ricaricano i fucili. Altro pregio è la scorta inesauribile di acqua che puoi stivare nella gobba posteriore, praticamente ci attraversi un deserto! Unico neo oltre al costo veramente elevato è l’alito terribile che emana la parte anteriore e il rumore di fondo che assomiglia a quello di un Guzzi Falcone. Il sistema è anche personalizzabile a seconda delle stagioni, Camel estivo trigobba con serbatoio supplementare e bigobba per l’inverno con la possibilità di agganciare su di un lato una pala rompighiaccio. Permettici un’ultima considerazione: se parti nel periodo freddo non dimenticarti di inserire il retro sistema di riscaldamento a fagiolo secco, è veramente una bomba!!”
Credito foto: cheskapoon_da_pixabay - ansa.it
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