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LE CLASSICHE SOFFRIRANNO PIU' DEI GRANDI GIRI?
di CicloZeman
Chiariamo subito un punto: le classiche verranno sì recuperate, ma non avranno lo stesso sapore della loro collocazione temporale standard. La concomitanza con i grandi Giri, in particolare quelli italiano e spagnolo, è una penalizzazione che va incidere da entrambe le parti: sui media si parla solo ed esclusivamente di quanto il Giro d’Italia sia uscito ridimensionato, dimenticando come tante volte, soprattutto nel secolo scorso, la corsa rosa tanto denigrata alla vigilia e considerata senza grandi interpreti ha poi offerto spettacoli più che degni. Qui però ci occupiamo delle corse di un giorno e la realtà è che anche queste prove soffriranno per le concomitanze, più di quanto avviene normalmente in primavera.
 
Paradossalmente, a giovarsi del nuovo calendario post-pandemia potrebbero essere proprio le classiche italiane: tra l’1 e il 15 agosto si svolgeranno le tre prove più importanti del nostro calendario, Strade Bianche, Lombardia e Sanremo tutte intervallate di una settimana con nel mezzo altre prove di grande interesse come la novità del Trittico Lombardo. Proprio questa collocazione a inizio stagione potrebbe dare, anzi lo farà con quasi certezza, un roster di partecipanti di prim’ordine, perché tutti guardano alle prove italiane come ideali trampolini di lancio verso gli obiettivi stagionali, che siano i Mondiali, il Tour de France, gli altri grandi Giri oppure le stesse classiche franco-belghe. Sulle strade italiane arroventate dal caldo ci sarà da attendersi grande spettacolo e proprio il fattore climatico giocherà un ruolo importantissimo. Oltretutto si arriverà alle corse nell’assoluta incertezza di quali sono gli attuali valori in campo rendendo di fatto impossibile fare un legittimo pronostico.
 
Diverso il discorso per la Campagna del Nord: la sensazione è che sarà un “QuickStep contro tutti”. La corazzata multinazionale, da anni la squadra più forte nelle corse d’un giorno, pur rinunciando a Evenepoel che si testerà al Giro d’Italia per capire se è già un corridore da grandi giri, punterà a fare incetta di successi, affidandosi in primo luogo a Julian Alaphilippe, soprattutto se questi uscirà dal Tour carico di energie e non spompato per una caccia a una maglia gialla che appare poco adatta alle sue caratteristiche. Liegi-Bastogne-Liegi ed Amstel Gold Race si svolgeranno nella prima settimana del Giro, appena un giorno dopo quest’ultima toccherà alla Gand-Wevelgem e così via verso la Parigi-Roubaix, ultimo grande appuntamento coincidente con le fasi salienti della Vuelta.
 
Chi contro la Deceuninck QuickStep? Ci potrebbe innanzitutto essere qualche reduce dal Tour. Il Team Jumbo-Visma ha intenzione di schierare tutte le sue punte (Dumoulin, Kruijswijk e Roglic) al Tour per poi dare al primo e l’ultimo l’opportunità di mettersi alla prova nelle gare d’un giorno; Van Avermaet ha già detto che punterà tutto sulle classiche cercando al Tour di raggiungere la forma migliore.
 
In chiave italiana questa potrebbe essere un’ottima opportunità per corridori come Bettiol, che al Fiandre ha già dimostrato di poter fare bottino pieno, Moscon che ha assoluto bisogno di una nuova immagine più legata ai risultati che al suo focoso carattere e magari ad Ulissi, forse all’ultimo appello per mettere in pratica tutto ciò che di buono si è sempre detto sul suo conto.

Credito foto: Liegi-Bastogne-Liegi (foto Cyclingnews)

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