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LE TANTE CONTRADDIZIONI DELLA MOVISTAR
di CicloZeman
Un altro anno è passato e le mille contraddizioni in seno alla Movistar sono ancora tutte lì, ben presenti. Una squadra con tanti galli del pollaio che alla fine, soprattutto nei grandi Giri, ottiene meno di quanto potrebbe. Ora però non si scherza più perché c’è da onorare una maglia iridata, quella che Alejandro Valverde ha conquistato lo scorso anno in Austria mettendo il suggello a una carriera invidiabile. Il campione del mondo con i suoi 38 anni sulle spalle non ha la minima voglia di farsi da parte anzi ha sete di successi soprattutto nelle classiche, puntando sulla Sanremo che non ha mai vinto a dispetto di un percorso che sembra disegnato su misura per le sue caratteristiche. Poi le classiche delle Ardenne che tante volte lo hanno visto trionfare, infine la presenza nei grandi Giri, puntando su Italia e Spagna, per fare da regista in corsa non tanto come punta per la classifica (gli è sempre mancata la resistenza nell’arco delle tre settimane) quanto come cacciatore di traguardi e spalla per il leader.

Già, ma chi sarà? Mikel Landa nel 2018 non ha ottenuto quel che ci si aspettava (dopo aver lasciato il Team Sky) Nairo Quintana dal canto suo, pur avendo conquistato una delle principali tappe del Tour, non ha mai dimostrato di essere realmente competitivo. Il problema è che la Movistar si ostina a schierarsi al via dei grandi Giri senza gerarchie prestabilite, affidandosi alla strada e alla casualità, una scelta presa forse per non guardare in faccia la realtà, ossia la mancanza di un corridore realmente capace di vincere una grande corsa a tappe. E’ vero che il colombiano l’ha fatto, ma in tempi che sembrano ormai lontani.
 
La campagna acquisti del team spagnolo è stata piuttosto ridotta, ma tra i quattro corridori nuovi arrivati spicca Eduard Prades (nella foto della homepage), prelevato dall’Euskadi con la quali aveva sorpreso tutti sul finire della scorsa stagione andando a conquistare il Giro di Turchia, dimostrando di avere ottime qualità per le corse a tappe medio-brevi. L’intenzione è di testarlo per capire le sue effettive qualità, potrebbe essere il leader del futuro, si spera non l’ennesimo gallo che non canta mai...
Credito foto: www.facebook.com/movistarteam/
Credito foto homepage: www.facebook.com/eduardpradesreverter_bettiniphoto
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