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VIVIANI FA SUBITO IL BOTTO
di CicloZeman
Schiacciata un pò in un weekend dove l’Italia tra sport estivi e invernali ha portato a casa una gran quantità di allori, la notizia della vittoria di Elia Viviani (in volata nella foto della homepage) nella Cadel Evans Race non deve passare inosservata, innanzitutto perché l’Italia attraverso il suo campione tricolore entra subito tra le nazioni vincitrici nel World Tour 2019. La gara aveva un percorso costruito apposta per il velocista della Deceuninck QuickStep che da parte sua aveva saggiamente impostato la sua preparazione al Tour Down Under in funzione di questa gara, portando a casa anche una vittoria nella prima tappa.

Viviani ha gestito la corsa da consumato capitano, senza lasciarsi impressionare dall’attacco portato nella fase finale da Richie Porte, il campione di casa della Trek Segafredo che, sapendo di non avere chance in volata, ha provato ad anticipare tutti, venendo ripreso negli ultimi km. Viviani ha gestito lo sprint da dominatore, tutti guardavano a lui come al logico favorito e non si è lasciato sfuggire l’occasione, precedendo l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) e il sudafricano Daril Impey (Mitchelton Scott) (sotto nella foto) vincitore del Down Under e in questo momento l’atleta più in forma, come spesso gli accade a inizio stagione. Nel complesso buone prestazioni anche da parte degli altri italiani Diego Ulissi e Alberto Bettiol, finiti nelle prime 20 posizioni in una gara che è sembrata subito destinata alla sua logica conclusione, lo sprint a ranghi compatti.
Prossimo appuntamento del World Tour la Strade Bianche, dove già i valori in campo saranno diversi e si comincerà a vedere in evidenza anche qualche grosso calibro. Proprio a proposito di big, qualcuno effettua il suo esordio questa settimana in Argentina, con la Vuelta a San Juan dove iniziano il loro cammino di avvicinamento ai grandi Giri personaggi come il colombiano Nairo Quintana (Movistar) e il francese Julian Alaphilippe (Deceuninck QueckStep). Difficile dire se davvero competeranno per la classifica, certo la frazione che si conclude all’Alto Colorado sembra adattissima alle caratteristiche dei due, in particolare del sudamericano che avrebbe un grande bisogno di una vittoria per rinfrancarsi soprattutto moralmente dopo un 2018 deficitario. Diverso il discorso per Alaphilippe, che guarda soprattutto alle Classiche delle Ardenne e che corre in Argentina soprattutto per rodare la gamba.
 
Guardando all’elenco dei favoriti, i nomi più accreditati sono quelli dell’ecuadoregno Richard Carapaz, che abbiamo imparato ad apprezzare all’ultimo Giro d’Italia e al quale la Movistar ha affidato i gradi di capitano in quest’occasione, poi allo spagnolo Oscar Sevilla già secondo nel 2017 e al belga Tiesj Benoot, altro corridore che a inizio stagione fa sempre molto bene e che punta proprio alla Stradre Bianche per un clamoroso bis consecutivo. In casa italiana (ben 30 i nostri connazionali al via) fari puntati soprattutto su Giovanni Visconti, 36enne che ha lasciato la corte di Vincenzo Nibali per togliersi qualche bella soddisfazione a fine carriera e Simone Consonni, che in Argentina vuol raggiungere quel picco di condizione utile per guadagnarsi la selezione per gli imminenti Mondiali su pista.
Credito foto: getty_images_per_cyclingnews.com
Credito foto homepage: getty_images_per_cyclingnews.com
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