Non è un mistero che la Trek Segafredo, team a forte trazione italiana pur essendo di proprietà e affiliazione americana, stia facendo una corte serrata a Vincenzo Nibali. Lo Squalo è il grande obiettivo di mercato per il 2020, ma perché il contratto venga firmato (questi accordi vengono presi nel corso della stagione, molto prima della sua conclusione) bisogna che la squadra si dimostri già abbastanza competitiva. In tal senso il mercato appena concluso è stato molto attivo, disegnando un team competitivo soprattutto per le corse a tappe, sia per far classifica che per puntare ai successi parziali.
Il principale acquisto è sicuramente l’australiano Richie Porte (sotto nella foto): tante volte è stato pronosticato come un grande protagonista al Giro o al Tour, salvo poi ammainare la bandiera in corso d’opera, Il suo 2018 è stato fortemente deficitario e la chiusura della Bmc gli ha fornito il pretesto per cercare un rilancio rimettendosi in discussione. Porte resta comunque uno dei più grandi interpreti attuali delle corse a tappe medio-brevi, dove può sfruttare al meglio le sue capacità sul passo e in salita senza soffrire troppo sul piano della resistenza, il suo tallone d’achille. Con lui sono approdati al team americano altri due corridori molto interessanti in ottica stage race, ossia il belga Edward Theuns e soprattutto Giulio Ciccone, che finalmente accede a un team del World Tour. L’abruzzese è da molti considerato il miglior prospetto italiano per i grandi Giri (forse l’unico?) e alla Trek Segafredo avrà la possibilità di fare esperienza godendo di un supporto adeguato. Sempre fra gli italiani da seguire, va annoverato Matteo Moschetti, giovane velocista del quale si dice un gran bene e che nel 2018 ha collezionato successi nelle prove Continental: la Milano-Sanremo potrebbe essere il trampolino giusto per lanciarlo nel firmamento internazionale.