Dopo un 2018 nel quale l’Italia è stata il centro assoluto dell’attività internazionale Marathon, ospitando sia Europei che Mondiali, nel 2019 il calendario delle principali prove torna ad essere più composito. Particolarmente ricco è il calendario delle tappe dell’Uci Marathon Series, challenge che raggruppa una gran parte delle principali prove su lunghe distanze pur senza proporre una classifica specifica, se non quella scaturita dal ranking che comprende però anche le altre prove del calendario. Entrare nelle Marathon Series è una sorta di passaporto di qualità, con alcune classiche che ne fanno parte ininterrottamente ed altre che invece fanno apparizioni singole per poi tornare nell’anonimato.
La scelta del massimo organo, se da una parte favorisce la promozione dell’attività in territori nuovi (un po’ come succede con il World Tour su strada), dall’altra penalizza alcune prove e soprattutto alcuni Paesi che nel mondo delle marathon hanno scritto pagine storiche. Inutile girarci intorno: è singolare che un Paese come la Svizzera, numero uno dell’attività di Mtb e che ha un calendario ricchissimo di prove internazionali dalla lunga e prestigiosa storia, abbia presenti nelle Marathon Series solamente due gare e il fatto che sempre in Svizzera quest’anno siano ospitati i Mondiali non è una scusante. Lo stesso discorso vale per l’Austria e la Germania, mentre meglio le cose vanno per la Francia, che con le sue 6 prove in calendario è primatista assoluta e anche per l’Italia, che vede inserite nel lungo programma 4 gare.
Guardando poi l’evoluzione delle Series, si scopre che, se in Europa l’ingresso nel circuito favorisce la presenza dei migliori specialisti internazionali (è indubbio da questo punto di vista come anche Tiliment Marathon ed Etna Marathon, per citarne due, se ne siano giovate), negli altri continenti non sia così: l’Uci ha arricchito la porzione centro-sudamericana, ma si tratta di gare dove gli europei latitano quasi del tutto il che non accresce il valore qualitativo delle prove. Intanto classiche assolute come la Leadville 100, la principale gara Marathon statunitense, oppure la Birkebeinerrittet norvegese, storicamente la Marathon con il più alto numero di partecipanti al mondo, continuano a non essere presenti.
Chiaramente il calendario è incentrato sulle prove titolate: la Norvegia si consola con gli Europei, che verranno ospitati a Kvam nei pressi di Lillehammer, la città delle Olimpiadi Invernali 1994, anticipando di una settimana la prova per il Master. La data del 6 luglio, a una settimana dai Campionati Italiani, potrebbe favorire una presenza italiana di rilievo in una prova che, quando non si è disputata in Italia, è sempre stata vista dai nostri biker con scarso interesse. I Mondiali si svolgeranno a Grachen a fine stagione, sperando, come avvenuto nel 2018, che qualche reduce di spicco della rassegna iridata XC in Canada abbia ancora energie e soprattutto voglia di cimentarsi nella gara lunga. In fin dei conti i risultati visti in Italia dovrebbero essere uno stimolo, considerando i titoli vinti dal brasiliano Avancini e dalla danese Langvad.
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