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LA CORAZZATA PER LE GRANDI CLASSICHE
di CicloZeman
Quando parliamo della Quick Step, da quest’anno sponsorizzata Deceuninck, siamo di fronte a un’autentica corazzata: se il Team Sky è da tutti considerato il riferimento assoluto per i grandi Giri, il team belga è di gran lunga il più forte per le corse d’un giorno, disponendo di una batteria di campioni straordinaria e soprattutto variegata, in grado di gestire la squadra in ogni occasione puntando sempre (e centrandolo quasi sempre…) il bersaglio grosso. Qualcosa però potrebbe cambiare, perché il roster della squadra per il 2019 potrebbe anche permettere ambizioni più allargate.

Molto dipenderà da Enric Mas, il giovane spagnolo che ha sorpreso tutti all’ultima Vuelta di Spagna centrando un podio assolutamente inaspettato: la sua esplosione può anzi essere considerata una delle più grandi sorprese che il ciclismo professionistico ha offerto negli ultimi anni. La sua maturazione deve avvenire per gradi, per questo i responsabili del team sono propensi a preservarlo ancora per la Vuelta, ma in corso d’opera potrebbero anche esserci delle sorprese. Sempre in ottica grandi Giri, molto dipenderà dalle ambizioni di Julien Alaphilippe: il campione transalpino ha dimostrato nel 2018 di essere un abilissimo cacciatore di classiche, soprattutto nella parte vallone della Campagna del Nord, e di piccole corse a tappe. All’ultimo Tour ha centrato due vittorie di tappa e la classifica di re della montagna, bisognerà vedere se le sue caratteristiche, soprattutto in termini di resistenza, gli consentiranno di puntare alla classifica senza svilire le sue potenzialità.
Oltre ad Alaphilippe, la squadra belga ha una varietà di punte per le classiche che fa spavento. Elia Viviani sarà il capitano assoluto per la Sanremo, ma nel corso dell’anno (e compatibilmente con i suoi impegni su pista visto che le Olimpiadi si avvicinano…) ci saranno altri obiettivi da centrare con le sue volate mozzafiato. Philippe Gilbert si è trasformato con l’età in uno splendido regista in corsa, pronto a supportare a rotazione lo stesso Alpahilippe ma anche il lussemburghese Jungels o lo slovacco Stybar, uomo sempre pericoloso in ottica Parigi-Roubaix. Attenzione poi a Remco Evenepoel, che da junior ha mostrato un talento mostruoso che a molti ha riportato alla mente il primo Eddy Merckx. Se non si farà schiacciare da simili aspettative e affronterà il suo primo anno da professionista con la giusta umiltà, avrà già ottenuto un grande successo, in attesa della sua definitiva esplosione.
Credito foto: Josè_Been/squadra
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