La rassegna tricolore di ciclocross, quest’anno associata a una classica come il Gran Premio Mamma e Papà Guerciotti all’Idroscalo di Milano, ha confermato tutti i pronostici della vigilia, il che rappresenta un segnale di staticità del movimento, anche se bisogna considerare la giovane età del tricolore Elite Gioele Bertolini (all'arrivo nella foto della homepage), attualmente indiscusso numero 1 del movimento. La due giorni meneghina ha confermato come il movimento del ciclocross italiano stia risalendo faticosamente la china dopo essere stato per troppo tempo dimenticato, ma la strada da percorrere è ancora lunga per tornare ai fasti di un tempo.
Bertolini ha conquistato la nuova maglia tricolore da padrone assoluto: gli avversari hanno provato a rendergli la vita dura, prima Cristian Cominelli, poi i fratelli Braidot, ma Luca e Daniele si sono dovuti accontentare degli altri gradini di un podio che proietta i protagonisti non solo verso i Mondiali, ma verso una stagione di Mtb da protagonisti. Bella impressione ha destato il bolzanino Jakob Dorigoni, che dopo le notevoli prestazioni internazionali che ne fanno la carta migliore da giocare al tavolo mondiale, ha conquistato di forza il titolo Under 23 precedendo il compagno di colori alla Selle Italia Guerciotti Stefano Sala, con lui nella prima parte di gara e il vincitore del Giro d’Italia Antonio Folcarelli.
C’era grande attesa per la prova Elite femminile con la sfida fra Eva Lechner (al centro sul podio) e Alice Maria Arzuffi, andata nettamente all’altoatesina al suo decimo sigillo tricolore. Un successo che conferma il valore della Lechner soprattutto sui prati, ma anche l’involuzione della Arzuffi partita fortissima in stagione ma che sembra essersi un po’ spenta. Terza posizione per Chiara Teocchi, appena passata di categoria, lasciando le Under 23 dove il titolo è andata alla friulana Sara Casasola dopo un bellissimo duello con Silvia Persico, penalizzata nelle battute finali da una scivolata, terza Francesca Baroni.
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