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L'ULTIMA RECITA COME TEAM SKY
di CicloZeman
A pochi giorni dal Natale, il responsabile del Team Sky Dave Brailsford ha annunciato che lo sponsor chiuderà il suo rapporto con la squadra a fine 2019. Parlare della Sky come semplice sponsor è riduttivo: in un decennio infatti il colosso dell’informazione ha non solo appoggiato economicamente, ma in pratica ha creato dal nulla una formazione a fortissima trazione britannica che ha dominato il panorama internazionale soprattutto nelle grandi corse a tappe, quelle che danno più risalto mediatico, collezionando 8 grandi Giri con Bradley Wiggins, Chris Froome e Geraint Thomas, conditi da 52 tappe e 25 successi nelle classiche in linea. Numeri che fanno storia e che nelle aspirazioni del Team dovrebbero essere ampliati nel corso della prossima stagione.

IL compito non sarà facile non tanto per la comunque forte concorrenza esterna, ma per i delicati equilibri interni, che per forza di cose la vittoria di Geraint Thomas all’ultimo Tour de France ha scombussolato. Difficile pensare che Froome (sotto nella foto), apparso affaticato alla Grande Boucle per la vittoria al Giro conquistata solo in extremis, si rimetta a disposizione del compagno di squadra, l’obiettivo del campione britannico è tornare a vestire la maglia gialla e per questo appare molto difficile rivederlo al via al Giro d’Italia. Gli organizzatori della corsa rosa, sapendolo, avevano orientato le proprie aspettative proprio su Thomas, ma quest’ultimo, dopo un’iniziale disponibilità, ha tirato i remi in barca. Più probabile che la squadra britannica affidi le redini al colombiano Egan Bernal, il grande talento che anche nel 2018 ha mostrato le sue capacità al Tour e conquistando molteplici successi nelle prove a tappe più brevi, la corsa rosa potrebbe essere l’ulteriore step nella sua crescita, responsabilizzandolo nella gestione della squadra e soprattutto nella ricerca del colpo grosso.
Nel complesso il team Sky ha cambiato poco rispetto al 2018. Solamente quattro i nuovi arrivi e quello di maggior spessore è sicuramente Filippo Ganna, il pluricampione del mondo di inseguimento che va a ricoprire un ruolo importante nelle cronosquadre, potendo anche puntare alle Classiche del Nord dove ha mostrato una certa predisposizione, soprattutto per la Roubaix. L’obiettivo di Ganna però è crescere ulteriormente come passista per cogliere risultati importanti nelle prove a cronometro, avendo nel mirino un risultato importante a Tokyo 2020, dove oltre a far parte dell’ambiziosissimo quartetto azzurro su pista vuole incidere anche a livello individuale pur non avendo a disposizione la sua prova preferita, quella dell’inseguimento.

Per il resto il Team Sky proverà a far sentire il suo peso anche nelle classiche e qui gli uomini di punta sono principalmente due, l’eterno polacco Michal Kwiatkowski fortissimo soprattutto nella prima parte di stagione per poi mettersi a disposizione dei capitani al Tour e Gianni Moscon, l’azzurro che tutti sperano di vedere protagonista in un 2019 entusiasmante, con tanti obiettivi alla sua portata.
Credito foto: bettini_photo_per_sidi
Credito foto homepage: www.cyclingnews.com
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