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BAHRAIN MERIDA, TUTTA INTORNO ALLO SQUALO
di CicloZeman
Il principale acquisto della Bahrain Merida per il 2019 è… la McLaren. Lo storico marchio di Formula 1 affianca il team arabo acquisendone il 50% della proprietà. Se a livello economico è una sorpresa molto relativa, essendo il team ciclistico e quello automobilistico di proprietà di due fratelli, è sotto altri aspetti che questo accordo potrà portare grandi novità, soprattutto dal punto di vista tecnico e aerodinamico. Una spinta in più per il team che alla sua terza stagione vuole crescere ulteriormente sotto la spinta del suo capitano Vincenzo Nibali (sotto nella foto). Lo Squalo ha un contratto che scadrà il prossimo anno, tante sono le possibilità che gli si pongono davanti anche perché alle porte c’è un 2020 nel quale le sue ambizioni saranno rivolte ai Giochi Olimpici e ai Mondiali per chiudere due conti in sospeso, ma intanto questa iniezione di esperienza e di innovazione potrebbe anche convincerlo a firmare il rinnovo.
La stagione della Bahrain Merida girerà intorno alle scelte del campione siciliano, attratto dalla possibilità di doppiare Giro e Tour visti i percorsi delle due gare. Nibali a parole sfoglia ancora la margherita, se la presenza alla corsa rosa non pare in discussione, quella in Francia sta prendendo sempre pià consistenza ma intanto la squadra si è rafforzata proprio in previsione di questo doppio appuntamento. Rispetto al 2018 ci sarà un Franco Pellizotti in meno, (in quanto il bravissimo corridore di Latisana ha deciso a 40 anni che ne aveva abbastanza), ma al suo posto arriva un Damiano Caruso che in carriera ha sempre dimostrato di essere un corridore molto adatto ai grandi Giri, un’ideale spalla per Nibali pronto a supportarlo sulle grandi salite. La squadra ha perso i fratelli spagnoli Izagirre, il cui feeling con Nibali non è mai scattato appieno, ma acquista dalla BMC oltre a Caruso anche il campione del mondo delle cronometro, l’australiano Rohan Dennis che potrà far fare un salto di qualità nelle cronosquadre e anche questo fattore spinge Nibali a dire sì alla Grande Boucle.

E’ chiaro che tutta la stagione della squadra gira intorno al siciliano, sia per le corse a tappe che per le classiche: Nibali sarà al via della Milano-Sanremo dov’è campione uscente, ma le sue ambizioni guardano soprattutto alla Liegi-Bastogne-Liegi, corsa che per quanto sia adatta come conformazione alle sue caratteristiche gli è sempre sfuggita. Fare risultato in Belgio sarebbe il viatico migliore verso la stagione più calda, quella di Giro e Tour dove vuole tornare a “cambiare maglia”.
Credito foto: bettini_photo_per_sidi
Credito foto homepage: www.cyclingnews.com
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