Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
"VALGO GIA' MENO DI VENTI"
di Gabriele Gentili
L’esatto prototipo dell’atleta nell’era della pandemia, o meglio delle difficoltà di un elemento di punta della nostra atletica nell’affrontare una stagione privata completamente dei suoi obiettivi. A conti fatti il 2020 di Fausto Desalu è stato positivo, mostrando piccoli progressi che, in quello che è giocoforza diventato un anno preolimpico, sono molto importanti, ma ricominciare quando tutto era fermo, quando regnava l’incertezza più assoluta e non solo nel mondo dello sport è stato difficile: “Ero col morale a terra, inizialmente si pensava di saltare tutta la stagione, ma poi insieme al mio allenatore abbiamo pensato: sfruttiamo questo anno per fare sperimentazione, concentriamoci sulla partenza, sulla forza, sulla velocità breve per migliorare sui 100 metri e acquisire quella base utile per la doppia distanza, poi quando il calendario è stato più chiaro ci siamo concentrati sui 200. Diciamo che l’obiettivo era fare qualcosa di buono per il 2021, sui 100 innanzitutto e poi sui 200 per non perdere la pratica. Abbiamo apportato cambiamenti nell’allenamento che ora sarà più concentrato sulla mia gara, i 200, ma nel complesso giudico la mia stagione buona per i 100 e ottima per i 200.
 
  • Un anno così strano secondo te potrà influire sui prossimi grandi appuntamenti, rimescolando le gerarchie che conoscevamo?
     
In alcuni Paesi molti atleti sono rimasti fermi, hanno perso tempo, ma noi abbiamo vissuto un lockdown più lungo quindi abbiamo perso più noi. Non saprei se le gerarchie si sono rimescolate, diciamo che da ora in poi si riparte da zero, tutti quanti, poi si vedrà in corso d’opera chi ha perso di più.
 
  • Il muro dei 20 secondi è raggiungibile e che cosa ti manca ancora per abbatterlo?
Per il mio allenatore avrei già potuto abbatterlo quest’anno a Szekesfehervar quando ho corso in 20”35, il vento etra favorevole (1,3, ndr), ma la temperatura era bassa, 18 gradi non erano ideali. Io sono già da sub 20, ora bisogna rimanere concentrati. Riguardando questo 2020 non ho mai fatto una stagione così bene come consistenza ad alto livello, ho avuto costanza di rendimento sui 20”30 e poco più. La consistenza è fondamentale, soprattutto per il ranking sono 18°, ampiamente dentro le Olimpiadi, ma posso fare ancora meglio e sarebbe molto importante per i sorteggi dei turni eliminatori in un grande evento.
 
  • Doppiare 100 e 200 metri è molto più raro di quanto avveniva nel secolo scorso, ai tempi di Mennea: tecnicamente le due prove quanto sono diverse?
     
Sicuramente un centista difficilmente può essere un duecentista, si possono fare, ma per esperienza personale so che si perde in freschezza atletica in un grande evento. E’ vero anche che molti fanno un allenamento tirato a 3 giorni di distanza dalla gara perché fa salire la condizione, ci sono studi in tal senso che ho verificato personalmente, ogni volta che gareggio dopo 3 giorni i valori sono molto più alti, al 99% sei in grado di fare ancora meglio. Per questo di solito si doppia. Io sto cercando di intraprendere questo percorso, ma nei grandi eventi punto solo ai 200 anche perché ci saranno tre turni. Chiaramente poi dipende molto dalle caratteristiche del singolo atleta.
 
  • A Tokyo pensi di avere più chance a livello individuale o con la staffetta veloce?
     
Non saprei dirlo, con la staffetta abbiamo buone possibilità, un grande potenziale ma anche tanto da dimostrare a cominciare dalla qualificazione, credo però di essere migliorato tanto anche nell’individuale e voglio dimostrarlo.
Credito foto: organizzatori_Via delle Giulie
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7