La dieta mediterranea si compone di alimenti eccellenti dal punto di vista nutrizionale. Il pesce, ad esempio, è un cibo che, per il suo contenuto di proteine, costituisce una valida alternativa alla carne. Inoltre, contiene elementi nutrizionali di pregio che ne suggeriscono il consumo, soprattutto per chi pratica sport. Nel pesce, infatti, le proteine rappresentano circa il 20% del suo peso, una percentuale del tutto simile a quella che si può trovare nella carne. Se nel pesce sono presenti solo in misura trascurabile i carboidrati, per contro, la componente di grassi può variare da specie a specie: in alcuni pesci è pressoché assente, in altri, come nell’anguilla, arriva a sfiorare il 30%. Oltre all’anguilla, anche il salmone, il tonno e lo sgombro vanno catalogati come pesci "grassi", mentre la sogliola, il nasello, il merluzzo e la spigola sono tra i più comuni pesci "magri", in virtù di una presenza di grassi inferiore al 3%. Una dieta ricca di piatti a base di pesci "magri" riesce a esprimere un contenuto proteico di valore pari a quello fornito, ad esempio, dal filetto di bovino, ma senza essere altrettanto pesante in termini di apporto calorico. Oltre a ciò, i grassi contenuti nel pesce sono generalmente ricchi di acidi “polinsaturi”. In particolare, spicca la presenza degli Omega-3, la cui fama è legata soprattutto alla prevenzione delle malattie cardiovascolari e, in particolare, alla riduzione dei trigliceridi nel sangue. Si ritiene, inoltre, che gli acidi Omega-3 esercitino un’azione antinfiammatoria e che riducano l’aggregazione delle piastrine, svolgendo un’azione preventiva contro l’insorgere di trombosi. Di Omega-3 sono ricchi soprattutto quei pesci di mare con una percentuale elevata di grasso, tra cui l’aringa, il pesce spada, lo sgombro, il tonno e la triglia.