Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
IL CROSS RISCHIA DAVVERO DI SPARIRE
di Gabriele Gentili
Il cross country è forse il settore che più di altri sta soffrendo le conseguenze della pandemia, con un calendario completamente ridotto che sta pesando fortemente su una disciplina da una parte ambiziosa (la Worldthletics non ha fatto mistero di voler spingere il Cio a riaccogliere la corsa campestre nel programma olimpico come avveniva prima del Secondo Conflitto Mondiale), dall’altra molto ridimensionata e in crisi di motivazioni, con ben poco appeal nei confronti dei giovani e dei tecnici che non intravedono più al suo interno un corposo contributo tecnico all’evoluzione dell’atleta. L’ultima notizia riguarda i Mondiali, da un po’ di tempo divenuti biennali per lasciar spazio alternativo alla strada, che rischiano di sparire dal programma 2021: la federazione australiana, che aveva ottenuto l’organizzazione delle gare a marzo a Bathurst, ha chiesto il loro spostamento temporale vista la situazione pandemica, considerando anche le difficoltà che le varie delegazioni avrebbero per raggiungere la località del Nuovo Galles del Sud.

Già da tempo annullati i Campionati Europei di Dublino, ecco che coloro che pure amano la corsa campestre e che vi dedicano parte del loro inverno (tanto per fare due nomi, il primatista mondiale dei 10000 metri Joshua Cheptegei che è anche il campione iridato in carica, oppure il nostro pluriprimatista Yeman Crippa collezionista di titoli europei nelle categorie giovanili) s trovano senza obiettivi. La stagione italiana è già stata depauperata di molti eventi, la Fidal è riuscita in extremis ad abbinare al Carsolina Cross di Trieste del 22 novembre i Campionati Italiani individuali annullati nel pieno del lockdown, la settimana dopo ci sarà il Cross della Valsugana, ma poi? Già queste due date sono avvolte nell’incertezza, vista la crescita esponenziale dei casi di Covid-19 anche nel nostro Paese, per il 2021 non si ha alcuna notizia.

Sempre nel 2021, ma a dicembre, gli Europei sono programmati a Torino nel parco de La Mandria, ma certamente ci sarebbe bisogno di prove generali per l’organizzazione dell’evento, allestirvi la Festa del Cross sarebbe una scelta naturale, ma quali assicurazioni si possono avere che tra febbraio e marzo la situazione italiana sarà sufficientemente sicura per garantire la sua effettuazione? Tutto ciò pesa fortemente, più che per altre discipline atletiche e forse, a livello dirigenziale sia italiano che internazionale, sarebbe bene analizzare la situazione anche al di là della stretta attualità, per ridare vigore a una specialità che – chi ha fatto atletica lo sa bene – ha un’importanza fondamentale nell’evoluzione della corsa, ma che al di là dei proclami olimpici rischia seriamente di sparire, anche perché non troppo ben vista da chi ormai vede l’atletica con una mentalità completamente annebbiata da concetti di visibilità televisiva, share, spettacolo e quant’altro…
Credito foto homepage: organizzatori_vallagarina
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7