Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
SOPRATUTTO SKYRUNNING NEL POST PANDEMIA
di Gabriele Gentili
Sono molto poche le gare offroad che sono potute andare in scena in questo 2020. L’attività trail è praticamente ferma, troppo complicato gestire un lungo percorso con le partenze a cronometro e tutte le disposizioni sanitarie da seguire, così molti big italiani si sono trasferiti all’estero, per prendere parte a prove di grande prestigio andate in scena a dispetto della pandemia. Francesca Canepa, ad esempio, ha tenuto fede alla sua fama di vincitrice dell’UTMB finendo seconda a luglio all’Oisans Trail Tour di 88 km, a 43 minuti dalla vincitrice di casa Daphne Nadoulek e neanche una settimana dopo ha chiuso quarta nel Montreux Trail Festival in Svizzera, sui 112 km in una prova popolata da molti grandi nomi, con vittorie per il padrone di casa Jean-Philippe Tschumi con 43’ sul britannico Andrew Symmonds e per l’ex iridata olandese Ragna Debats.
 
In Italia come detto prove di trail e ultratrail pressoché ferme, un po’ più di attività nel settore skyrunning, soprattutto nei Vertical perché la loro esigua distanza consente un’organizzazione più agile e quindi che può tener conto dei protocolli in vigore, a cominciare dalle partenze a cronometro e dal divieto di assembramenti nelle zone di partenza/arrivo. A Malonno (BG) ha fatto però eccezione il 57° Fletta Trail, su 21 km per 1.100 metri di dislivello, una classica del settore particolarmente cara anche alla Fidal soprattutto come prova di passaggio verso le gare titolate per gli azzurri della corsa in montagna. Bellissima la sfida in campo maschile fra il vicecampione iridato delle lunghe distanze Francesco Puppi (Atl.Valle Brembana) e il francese Sylvain Cachard, risolta solo nelle ultime battute dall’azzurro primo in 1h26’27” con 14” sul transalpino arrivato stremato e 2’15” su Cesare Maestri (Atl.Valli Bergamasche). Dominio di Elisa Sortini (Atl.Alta Valtellina) nella gara femminile, dove in 1h41’38” è finita vicinissima al record della corsa di Sara Bottarelli. Seconda a 2’37” Lorenza Beccaria (Atl.Saluzzo), terza Francesca Ghelfi (Pod.Valle Varaita) a 2’39”. Sempre a Malonno, spazio agli specialisti del Vertical con il PizTri, andato a Henri Aymonod (Sportification) in 34’10” con 51” su Davide Magnini (Atl.Valli di Non e Sole) e 1’05” sull’irlandese Zak Hanna. Alla pluriridata austriaca Andrea Mayr la gara femminile, in 38’35” e un vantaggio abissale sulla seconda, Erica Ghelfi (Pod.Valle Varaita) a 2’47”, terza la slovena Mojca Koligar a 4’19”.
 
Appuntamento classico per lo skyrace è l’Alpago Sky Super 3, su 20,5 km per 1.950 metri. Ben 145 i concorrenti che hanno portato a termine la prova veneta, che in campo maschile ha visto svettare Alex Oberbacher (Team Crazy) in 2h13’44”, con 3’48” su Simone Costa (La Sportiva) e 5’12” su Mattia Tanara (Team Scott Sport Italia), unici a tenere il distacco sotto i 10 minuti. A Dimitra Theocharis (Us Aldo Moro Paluzza) la gara femminile in 2h41’56”, davanti a Martina Cumerlato (Team Crazy) a 21’22” e a Anna Dal Farra a 39’58”.
 
Tutto questo al Nord, ma al Sud? Anche nel Meridione si p tornato a correre, con la Sicilia che si è posta in pole position. Simpatica l’iniziativa del Randello Cross a Punta Braccetto (RG), gara a cronometro disputata in un caldissimo lunedì pomeriggio post Ferragosto. Una formula, quella della cronometro, che alla fine ha premiato Daniele Sammatrice (Uisp Santa Croce) che ha impiegato 42’13” per completare il tracciato di 10,3 km, precedendo in classifica la coppia della società organizzatrice Asd No al Doping Ragusa, con Gianluca Ciarcià secondo a 2’31” e Vincenzo Taranto terzo a 3’10”. In campo femminile prima posizione per Sabrina Mazza (Barocco Run) in 50’57” davanti a Claudia Finielli (Atl.Radio Centro) a 3’37” e a Simona Casabene (No al Doping Ragusa) a 8’25”.
Credito foto: Francesco Puppi a Malonno Foto organizzatori
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7