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UNA RIPARTENZA CON TANTE DIFFICOLTA'
di Gabriele Gentili
Poche gare, pochissime, ma è già un miracolo che ci siano e ci siano state: il 2020 della corsa su strada va avanti con enorme fatica, flagellato non solo dalla pandemia da Covid-19, ma soprattutto dai grandi problemi organizzativi da questa nati ed evidenziatisi nei protocolli sanitari da attuare. La maggior parte degli organizzatori, visti i tanti obblighi ma soprattutto la mancanza di chiarezza in fatto di responsabilità in caso di corridori positivi, hanno preferito gettare la spugna e rinviare i propri eventi al 2021 sperando che nel frattempo si trovi un vaccino e si torni alla normalità. Qualcuno è deciso ad andare avanti, come le maratone di Venezia e Firenze e le mezze di Livorno e San Biagio di Callalta, ma solo il passare delle settimane e soprattutto l’andamento dei contagi potranno dire se le aspirazioni diverranno realtà.
 
Quel che è certo è che si gareggia in maniera del tutto nuova, a cronometro, unica modalità valida in tutta Italia. I protocolli stabiliti dalla Fidal e accettati dal Governo stabiliscono che si potrebbe anche gareggiare con partenze in griglie di 50 o addirittura 200 corridori, separate da 3 o 5 minuti, ma solo nelle regioni dove è stato dato il via libera agli sport di contatto (e questa è un’altra lacuna che il Governo ha “dimenticato”, dando il via libera ad alcuni sport ma lasciando un veto generale per altri aggirabile dalle regioni, come a dire che da un certo giorno in poi se ne è lavato le mani…). Una scelta, quest’ultima, molto poco attuata anche perché difficilmente gestibile.
 
Ha certamente avuto molto risalto il primo evento nazionale in assoluto, la Cronometro del Trasimeno allestita in brevissimo tempo dagli organizzatori della Strasimeno. La vittoria sui 5 km del tracciato disegnato intorno a Castiglione del Lago (PG) è andata ad Ahmed Abdelwahed, 24enne delle Fiamme Gialle, già sul podio europeo U23 dei 3000 siepi, che ha sfruttato perfettamente l’evento umbro per tornare alle gare in questa stagione. 14’07” il suo tempo finale, con un vantaggio di 43” su un altro virgulto del mezzofondo nazionale, il bergamasco Ahmed Ouhda (Atl.Casone Noceto), mentre al terzo posto ha chiuso l’ascolano Stefano Massimi (Sef Stamura Ancona) a 47”. Il riscatto per l’atletica locale è arrivato dalle donne, con la vittoria che è andata a Silvia Tamburi (Atl.Avis Perugia), specialista delle più lunghe distanze che in 18’08” ha prevalso per un solo secondo sull’altra umbra Chiara Belfico (Arcs Cus Perugia), a completare il podio Azzurra Ilari (Atl.Am.Osimo) in 18’22”. In 205 in gara, numero anche superiore alle attese.
 
Dopo la piazza d’onore umbra, Ouhda si è portato a casa il successo nella Diecimiglia del Garda, la prova di Navazzo di Gargnano (BS) che ha riportato l’atletica in una delle zone italiane più ferite dall’epidemia. Percorso ridotto a 4,8 km e vittoria in 14’12”, precedendo di 2” l’esperto ruandese Jean Baptiste Simuneka (Gs Orecchiella) e di 7” il compagno di colori Francesco Agostini. Vittoria straniera in campo femminile con la ruandese Clementine Mukandanga (Virtus Lucca), prima in 15’49” con soli 10” sulla connazionale Francine Niyomukunzi (Atl.Castello) e 1’56” su Maria Righetti (Atl.Lecco Colombo Costruzioni). Classificati in 125.
 
Nuove norme che hanno influito anche sul Giro del Lago di Resia, la classica di oltre 15 km in programma Curon in Val Venosta. In tanti hanno accettato la sfida, forse richiamati anche dalla rinnovata popolarità del luogo dopo la tenebrosa serie Tv lanciata da Netflix, una gara allestita nell’arco di 12 ore, nel corso delle quali si poteva prendere il via rigorosamente in solitudine. I più forti hanno gareggiato dopo mezzogiorno: fra le donne prima piazza per Sarah Giomi che in 58’16” batteva di 33” la campionessa uscente, l’austriaca Sandra Urach mentre al maschile l’ha spuntata Michael Hofer in 49’57”, appena 18” meglio di Jacopo Brasi. Ben 1.690 i corridori che hanno preso parte alla gara.
Credito foto: Ahmed Abdelwahed alla Crono del Trasimeno (foto organizzatori)
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7