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A PADOVA SOLO UN GRANDE FABBRI
di Gabriele Gentili
C’erano molte speranze e molte attese intorno ai Campionati Italiani di Padova: la pandemia con la conseguente cancellazione di quasi tutti gli eventi in programma e soprattutto di ogni prova titolata avevano dato alla rassegna tricolore uno smalto ritrovato dopo molti anni di anonimato. Alla resa dei conti però l’appuntamento aveva deluso ogni aspettativa, con prestazioni sotto la media e mancate sfide, fino alla prova finale, il getto del peso maschile dove Leonardo Fabbri ha regalato un bagliore sfolgorante, con un lancio da 21,99 che, oltre a rappresentare la miglior misura europea e la seconda mondiale dell’anno, cambia completamente le sue prospettive. I numeri dicono che, salvo l’americano Crouser, nessun altro pesista gli è nettamente superiore e pensare a una medaglia ai Giochi di Tokyo del prossimo anno non è più un azzardo. Certo, sarà necessario trovare stabilità su queste cifre e magari riuscire a trovare prima possibile quel piccolo centimetro mancante per far sì che i 22 metri non diventino un muro psicologico prima ancora che reale.
 
Per il resto la rassegna padovana non ha regalato sussulti, salvo la bella cavalcata di Edoardo Scotti nei 400, colpa di un clima decisamente poco favorevole soprattutto al sabato ma anche di un’organizzazione molto raffazzonata, a dispetto dei tronfi commenti arrivati dalla Rai. Le condizioni della pedana del salto in alto erano assolutamente inaccettabili e bisogna gioire del fatto che non ci siano stati infortuni, anzi il 2,28 finale di Tamberi acquisisce anche valore proprio in virtù delle condizioni nelle quali ha dovuto gareggiare.
 
Sono venuti a mancare molti dei motivi d’interesse della vigilia, in primis la sfida fra Tortu e Jacobs sui 100 che molti si attendevano sul filo dei 10 secondi. Il brianzolo dopo aver avuto un leggero risentimento muscolare ha preferito rinunciare alla finale, attirandosi addosso la solita selva di critiche da parte dei “leoni da tastiera”. La scelta di Tortu (o meglio del suo padre-allenatore Salvino) è stata oculata, basti pensare a che cosa è successo a Davide Re una settimana prima a Stoccolma, una gara disputata a dispetto dei dolori al tendine che potrebbe costargli la fine prematura della stagione. Bisognerebbe però ragionare sul perché un talento come Tortu sia così incline agli infortuni, ma quella dei problemi fisici è una filiera troppo vasta nell’atletica italiana (a Padova non si sono visti oltre a Re Desalu, Dal Molin e tanti altri) decisamente superiore a quella di altri Paesi e su questo una Federazione che si rispetti dovrebbe porsi il problema, soprattutto potendo vantare così pochi autentici talenti.
CAMPIONATI ITALIANI
 
Uomini
100: Marcell Jacobs (FF.OO.) 10”10 (vento +3,3)
200: Antonio Infantino (Athl.Club 96 Alperia) 20”71 (vento +0,3)
400: Edoardo Scotti (Carabinieri) 45”77
800: Simone Barontini (FF.AA.) 1’48”16
110 hs: Lorenzo Perini (Aeronautica) 13”53 (vento +1,7)
400 hs: Mario Lambrughi (Atl.Riccardi Milano) 49”84
Salto in lungo: Filippo Randazzo (FF.GG.) 7,77 (vento +2,2)
Salto triplo: Andrea Dallavalle (FF.GG.) 16,79 (vento +1,1)
Salto in alto: Gianmarco Tamberi (Atl.Vomano) 2,28
Salto con l’asta: Max Mandusic (Trieste Atl.) 5,40
Getto del peso: Leonardo Fabbri (Aeronautica) 21,99
Lancio del disco: Giovanni Faloci (FF.GG.) 61,87
Lancio del martello: Marco Lingua (Marco Lingua 4ever) 71.98
Lancio del giavellotto: Norbert Bonvecchio (Atl.Trento) 74,64
Decathlon: Dario Dester (Cremona Sportiva Atl.Arvedi) 7.652
Staffetta 4×100: Athl.Club 96 Alperia (Antonio Infantino-Jacques Riparelli-Alessandro Monte-Kevin Giacomelli) 41”25
Staffetta 4×400: Atl.Futura Roma (Alessandro Galati-Casimiro Sciscione-Osaremen Goustim Ozigbo-Mario Giambattista) 3’12”94
 
Donne
100: Zaynab Dosso (FF.AA.) 11”35 (vento +2,2)
200: Dalia Kaddari (FF.OO.) 23”30 (vento -0,1)
400: Alice Mangione (Atl.BS 50 Metallurgica S.Marco) 52”70
800: Elena Bellò (FF.AA.) 2’04”01
100 hs: Luminosa Bogliolo (FF.OO.) 13”02 (vento -0,2)
400 hs: Ayomide Folorunso (FF.OO.) 56”47
Salto in lungo: Larissa Iapichino (Atl.Firenze Marathon) 6,32 (vento -1,7)
Salto triplo: Daria Derkach (Aeronautica) 13,56 (vento -1,2)
Salto in alto: Elena Vallortigara (Carabinieri) 1,88
Salto con l’asta: Roberta Bruni (Carabinieri) 4,30
Getto del peso: Chiara Rosa (FF.AA.) 16,55
Lancio del disco: Daisy Osakue (FF.GG.) 58,26
Lancio del martello: Sara Fantini (Carabinieri) 68,50
Lancio del giavellotto: Carolina Visca (FF.GG.) 55,57
Eptathlon: Sveva Gerevini (Cremona Sportiva Atl.Arvedi) 5.741
Staffetta 4×100: Atl.Bs 50 Metallurgica S.Marco (Chiara Melon-Gaia Pedreschi-Alessia Niotta-Alessia Pavese) 45”44
Staffetta 4×400: Esercito (Marta Milani-Valentina Cavalleri-Maria Benedicta Chigbolu-Raphaela Lukudo) 3’34”80
Credito foto: Fidal
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7