Olimpiadi ma non solo. Il 2020 dell’atletica sarà un fiume di grandi eventi, che a differenza di altri sport, come ad esempio il nuoto, non esaurirà le sue attrattive con la grande rassegna a cinque cerchi. La Federazione Europea ha infatti deciso di cambiare il calendario rispetto agli ultimi due anni olimpici, posizionando i Campionati Europei, che nell’imminenza dei Giochi avevano perso molto del loro appeal, dopo l’appuntamento di Tokyo, costituendo da una parte l’occasione per un’immediata rivincita, dall’altra il primo trampolino di lancio verso il nuovo quadriennio. Per molti versi, guardando alla situazione difficile dell’atletica italiana con poche frecce al suo arco, l’appuntamento di Parigi ha un valore tecnico complessivo anche maggiore: il Dt Latorre ha già detto che a Tokyo andrà una rappresentativa ristretta, comprendente solo coloro che possono garantire una prestazione all’altezza, mentre a Parigi sarà dato spazio a tutti coloro che avranno ottenuto il minimo di partecipazione.
Il cammino di avvicinamento a Tokyo sarà anch’esso ricco di eventi di prestigio. In primavera ci saranno due importanti rassegne iridate, quella indoor a Nanjing (CHN) che per molti fungerà da prova generale in vista della sfida estiva e i Mondiali di mezza maratona, ospitati a Gdynia (POL), evento centrale di una stagione di prove su strada che avrà il suo contraltare nella London Marathon, dove presumibilmente si avrà un corposo antipasto della Maratona olimpica.
E’ chiaro comunque che ogni evento segnalato nel calendario da gennaio a luglio sarà proiettato in un modo o nell’altro verso il grande appuntamento nipponico, a cominciare dalla stagione della Diamond League che il 28 maggio porterà i grandi campioni di piste e pedane al Golden Gala, che dopo anni lascerà Roma (teatro di parte degli Europei di calcio) per andare all’Arena di Milano, vero gioiello atletico che meriterebbe maggior considerazione.