Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
IL FARRO OLTRE A ESSERE GUSTOSO, E' NUTRIENTE?
di Lorenza Santi
Conosciuto già dai Romani, il farro è uno degli alimenti più antichi. Tant’è che il sostantivo “farina” deriva proprio dalla parola latina “far”, usata dagli antichi Romani per indicare il cereale che oggi chiamiamo, appunto, farro. Benché largamente diffusa nell’antichità, dal medioevo la coltivazione del farro ha conosciuto un declino progressivo, fino a essere soppiantata del tutto da quella del grano, più facile da raccogliere e con una spiga che tende a disperdere sul terreno un minor numero di chicchi rispetto a quella del farro. Inoltre, i chicchi di farro sono rivestiti da una pellicola esterna, la glumetta, così aderente da renderne difficoltosa la rimozione anche con le moderne procedure di raffinazione. Per questo motivo la farina di farro è più ricca di fibra di quella ricavata dalla macinazione del grano. Il pane di farro, quindi, ha caratteristiche simili al tradizionale pane integrale, ma può contare su un sapore più gradevole. Il farro si differenzia dal frumento non solo in base a un più alto contenuto di fibra. Oltre a un’importante presenza di sali minerali, nel farro va messa in risalto anche la percentuale di proteine, attorno al 15% contro l’11% del frumento, a conferma di un buon valore nutrizionale e di un importante patrimonio di aminoacidi. In virtù di queste qualità, combinando nello stesso pasto il farro con alimenti ricavati dalla farina di frumento, riusciamo a migliorare il valore biologico delle proteine di entrambi i cereali.

Credito foto: pixabay.com/it/users/borosara-151414/

Credito foto homepage: pixabay.com/it/daria-yakovleva  - Pixabay license Libera per usi commerciali Attribuzione non richiesta

Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7