Il lavaggio
di Stefano Conca

Il cicloamatore, quello vero, percepisce la bici come una creatura viva. Se ne prende cura in modi diversi ma uno fra tutti gli permette di collegarsi a lei quasi più che indossandola: il lavaggio. Agli occhi dei non-ciclisti, le bici da corsa sono tutte pulitissime e in perfetto ordine, ma per l'amante delle due ruote leggere, un semplice alone sul tubo orizzontale, o un sottile velo di polvere sul mozzo di una ruota, costituiscono un orrore a cui porre rimedio istantaneamente. Un po' come si fa con il reset di un dispositivo elettronico, la specialissima non viene lavata, ma riportata allo stato di fabbricazione. Il procedimento standard prevede almeno 8 passaggi:

1. Primo lavaggio ad acqua. In questa fase con una lancia a debita distanza o una canna da giardino, viene rimosso lo sporco più evidente.
2. Insaponatura. Attraverso una spugna imbevuta di shampoo si passano tutte le parti: dalla piega alle ruote.
3. Sgrassatura trasmissione. Con un detergente specifico o uno sgrassatore non troppo aggressivo, si puliscono a fondo: pedivelle, ingranaggi, deragliatore, cambio e catena. Data la presenza consistente di olio, grasso e sporcizia catturata da terra, l'operazione può richiedere molto tempo. A volte è necessario ricorrere a prodotti più forti come il petrolio bianco.
4. Seconda insaponatura
5. Primo risciacquo
6. Secondo risciacquo
7. Asciugatura. I ben attrezzati posseggono un compressore che utilizzano all'inizio per "tolgliere il grosso". Gli altri fanno tutto "a manina". In ogni caso, questa fase è la più delicata, e che richiede più tempo. Il cicloamatore abile riesce ad infilare lo straccio in spazi che nemmeno la bici sapeva di avere. Il contatto con i componenti diventa "intimo". I continui passaggi del panno permettono al cicloamatore di entrare in simbiosi col mezzo.
8. Lucidatura. Ci sono molti prodotti in circolazione; spray che fanno brillare le tubazioni e le cromature, e che proteggono il carbonio e le leghe metalliche.

Alla fine di questa lunga e meticolosa procedura, la "creatura" sarà stata riportata alla sua originale bellezza. Il cicloamatore sará stanco, avrá le mani "cotte" dall'uso intensivo di acqua e detergenti, ma avrá danzato con la sua amata, scavato tra gli interstizi più intimi, e soprattutto depurando l'anima della bici, avrá fatto lo stesso con la sua.


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