Fino a pochissimi anni fa, l’attività del trail iniziava sul finire dell’interno per concludersi in autunno inoltrato, ma ora non è più così e l’offroad ha ormai un calendario che comprende tutte e 52 le settimane dell’anno. Questo grazie anche alla prepotente affermazione di alcune gare, come la Ronda Ghibellina, che in pochissimo tempo sono diventate classiche irrinunciabili, vincendo lo scetticismo di molti. Un successo tale, quello della manifestazione toscana, da portare molti dei maggiori interpreti dell’ultratrail ad anticipare sempre di più le proprie tabelle di preparazione per essere già in grande spolvero per la gara aretina. Non solo, la Ronda Ghibellina è diventata anche sede di stage della nazionale italiana, a dimostrazione della sua grande valenza tecnica.
La prova è assurta anche agli onori della cronaca qualche anno fa quando l’italorussa Julia Baykova, una delle maggiori interpreti a livello internazionale, subito dopo la sua partecipazione alla gara iniziò a sentirsi male, avendo contratto una forma di influenza che la portò a un passo dalla morte e dalla quale ha impiegato anni per riprendersi completamente, fino a ritornare nel circuito offroad, vera beniamina degli appassionati.
Teatro della Ronda Ghibellina, in procinto il prossimo anno di festeggiare il suo primo decennale, è Castiglion Fiorentino, da dove si dipanano i vari percorsi, ben 4 e tutti impegnativi considerando che tre di questi superano i 20 km e il quarto, novità di quest’anno, è una skyrace di 10 km disputata al sabato di vigilia e con un fascino tutto suo essendo in notturna. I tracciati hanno qualcosa che resta indelebile nella mente, con colori e caratteristiche legati fortemente al periodo di effettuazione della corsa, ma proprio per questo acquistano un magnetismo unico, soprattutto quando, come è avvenuto quest’anno, il clima pur freddo è clemente. Poi a tutto ciò bisogna aggiungere l’atmosfera unica che si respira per tutto il weekend, quando il borgo sembra tornare indietro nel tempo, con addirittura sfilate in costume e stendardi che vanno ad abbellire le particolari abitazioni della città.
Venendo all’aspetto strettamente tecnico, vincitore di quest’anno della Ronda Ghibellina Plus (ben 70 km di corsa per 3.800 metri) è risultato Andrea Macchi (100% Anima Trail), atleta 33enne tra i più conosciuti a livello internazionale, primo lo scorso anno al Cappadocia UT, prova turca del World Tour, che ha completato il percorso toscano in 7h12’40” staccando di 22’46” Mattia Depaoli (Asd Senza Freni) e di 42’06” Nicola Bassi (Bergamo Stars). Prima donna Isabella Lucchini, una delle specialiste italiane che raggiungono prima di altre la forma migliore e che lo scorso anno si era già aggiudicata il percorso medio, 9h12’06” il suo tempo con 42’13” su Anna De Biase (Sisport Ssd). Nel medio, 45 km per 2.500 metri, prima piazza per Stefano Rinaldi (100% Anima Trail/3h55’51”) (sotto nella foto) e Federica Moroni (Golden Club Rimini/5h13’22”), nel corto di 25 km per 1.200 metri trionfi di Gabriele Bacchion (Tornado/2h03’58”), uno dei trailer più vittoriosi nel 2018 e Caterina Corti (Trm Team/2h41’34”). La Sky Night del sabato ha premiato Stefano Calmanti (Corri Forrest) in 1h02’49” e Tina Sbrissa in 1h10’19”. Le quattro gare nel complesso hanno avuto 740 arrivati: considerando il periodo di gara e le sue caratteristiche, è davvero un numero rimarchevole, ma destinato a crescere continuando su questa strada.