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BOTTI D'ESTATE PER IL CICLOMERCATO

di CicloZeman
 
Il ciclomercato è diventato ormai il corrispettivo del suo parente calcistico: non si ferma mai. Anche quando la stagione è ancora nel pieno dei suoi eventi ed anzi prepara la sua apoteosi coincidente con i Mondiali, già si pensa alla nuova stagione e molti contratti sono già stati firmati. Quest’anno si sono mossi molti big che hanno cambiato casacca anche per andare a rimescolare le carte nel World Tour. I dirigenti da quel che si vede hanno lavorato soprattutto in ottica grandi corse a tappe, chi per rinforzarsi nella lotta per il successo finale, chi per costruire team in grado di puntare alle vittorie di tappa, il tutto fa comunque capire come sia proprio in coincidenza con Giro, Tour e Vuelta (in rigoroso ordine cronologico) che il ciclismo guadagna la sua maggiore visibilità e quindi cassa di risonanza per gli sponsor.
 
Andiamo a vedere quali sono stati i colpi principali nel corso di questa infuocata estate. Iniziamo dalla “squadra” per eccellenza, il Team Sky che ha perso lo spagnolo Landa e l’olimpionico Viviani. Gli arrivi degli iberici Castroviejo e De la Cruz non compensa abbastanza, anche perché l’obiettivo della squadra, il vincitore della maglia a pois Warren Barguil, è sfuggito visto che il francese ha firmato per il team Professional Fortuneo-Oscaro.
I rivali dell’Astana non sono messi certo meglio: tutto dipenderà dalle decisioni di Fabio Aru (sotto nella foto), andando via il sardo mancherà un leader. Fraile (ESP), Hirt (CZE) e Villella (ITA) sono buoni aiutanti, ma forse non sufficienti a colmare il gap con lo squadrone di Froome, anche nella nuova versione. La Bahrain-Merida di Nibali ha invece preso un ottimo aiutante come Gorka Izagirre (ESP) chiamato a diventare la spalla dello Squalo. Attenzione poi all’austriaco Pernsteiner, ultimo biker a fare il grande salto.
Gli italiani sono stati grandi protagonisti del mercato e questo dimostra che i talenti ci sono, il problema è che la mancanza di grandi team nostrani costringe i migliori italiani ad andare all’estero per assumere ruoli comprimari: esemplare il caso di Daniel Oss, acquistato dalla Bora-Hansgrohe per essere un buon aiutante per l’iridato Sagan, il che significa mettere da parte quelle ambizioni per le grandi classiche palesate sin dall’inizio di carriera. Bettiol è passato alla Bmc, Trentin protagonista con tre tappe vinte alla Vuelta è andato alla Orica-Scott, ma quanto spazio avranno, al pari di Formolo approdato anche lui alla corte di Sagan?
 
Discorso diverso per Elia Viviani, che passa alla QuickStep-Floors con il difficile compito di non far rimpiangere il tedesco Marcel Kittel (foto nella homepage). Da come è andata l’estate però, Viviani è in decisa ascesa e l’affare sembra favorevole. Kittel approda alla Katusha-Alpecin, squadra che ha deciso di puntare le sue forze su un gruppo in grado di puntare ai successi parziali, nelle volate col teutonico ma anche nelle fughe di lunga gittata. L’Ag2r La Mondiale ha deciso di puntare su uno dei francesi emergenti, Tony Gallopin, atleta che in certe classiche di spessore (Freccia e Liegi in primis) può fare molto bene.
La squadra che meglio si è mossa è stata comunque l’Uae Team Emirates, acquistando il norvegese Alexandre Kristoff per le volate e l’irlandese Daniel Martin per le gare a tappe, se arrivasse anche Aru ecco un superteam in grado e pronto per attaccare la Sky.
Credito foto: bettiniphoto_per_sidi.com
Credito foto homepage: bettiniphoto_per_sidi.com