La vicenda ha contorni ben delineati: Aru aveva un’opzione di rinnovo per il 2018 che non ha applicato, comunicando a fine stagione al team Astana di lasciarla decadere per cambiare squadra. E’ proprio sui tempi che Vinokurov si appiglia: al termine del Tour de France Aru avrebbe a suo dire affermato di voler rimanere: “Avessimo saputo allora delle sue intenzioni ci saremmo mossi sul mercato, potevamo arrivare a Landa o Uran, invece a fine stagione siamo rimasti scoperti, senza un sostituto del suo calibro e siamo quindi stati danneggiati per la prossima stagione. E questi danni Aru li deve risarcire”. La parola passa agli avvocati, ma proprio parlando di tempi le sue affermazioni stridono perché era molto chiaro al termine della Grande Boucle che fra Aru e la sua squadra ci fosse una frattura, tanto è vero che la sua presenza alla Vuelta è stata in dubbio fino all’ultimo.
Il corridore sardo ora è comunque impegnato a gettare le basi della sua nuova avventura nel team medio-orientale a forte trazione tricolore: il suo programma ancora non è certo, anche se le lusinghe di una sfida a Froome sulle strade di casa si fanno sempre più insistenti…
CICLOMERCATO 2018 (i nuovi acquisti delle ultime settimane):