AG2R LA MONDIALE: 7
E’ mancata la vittoria, ma per Domenico Pozzovivo (voto 8) è stato forse il miglior Giro in carriera. Prove discrete di Dupont e Gastauer (voto 6,5 per entrambi), ma il lucano avrebbe avuto bisogno di maggior compagnia in salita.
ASTANA PRO TEAM: NC
Troppo recente la tragedia di Michele Scarponi per non influire sulla squadra, stravolta nella sua composizione e soprattutto nell’animo. Il migliore è stato Dario Cataldo, 14° e spesso davanti.
BAHRAIN MERIDA: 6,5
Per Nibali (voto 8) un altro Giro sul podio, ma la gestione della squadra e sua personale soprattutto nella penultima tappa non è stata impeccabile. Sintsov e Pellizzotti (voto 6 per entrambi) hanno supportato il siciliano finché hanno potuto, ma avrebbe avuto bisogno di altri scudieri di pari se non superiore durata.
BARDIANI CSF: 5
Tanta buona volontà, presenza nelle fughe di prima battuta, ma risultati pochi: un Giro nelle previsioni, senza squilli, anche se il 19enne Albanese è piaciutio (voto 7 d’incoraggiamento)
BMC RACING TEAM: 7,5
La conferma di uno degli squadroni del ciclismo contemporaneo. Non c’erano le punte Porte e Van Avermaet, non si poteva concorrere per la classifica ma sono arrivate due vittorie di tappa.
BORA HANSGROHE: 6,5
Vittoria alla prima tappa con Postlberger e conseguente maglia rosa: dopo un giorno il Giro del team tedesco era già in attivo, poi si è vissuto di rendita…
CANNONDALE DRAPAC: 6,5
La vittoria di tappa di Rolland (voto 6,5) e il 10° posto di Formolo (voto 7) hanno raddrizzato una barca che faceva acqua e che anche per il Tour non sembra attrezzata al meglio.
CCC SPRANDI POLKOVICE: 5,5
La squadra polacca si è vista troppo poco, non basta il 12° posto finale del ceko Hirt (voto 6) oltretutto poco protagonista in montagna, per portare alla sufficienza un team che d’altronde investe più sulla Mtb.
FRANCAISE DES JEUX: 7,5
Ottimo Giro quello del team francese con un Thibaut Pinot (voto 8) protagonista e che ha sfiorato un podio tutto sommato meritato e perso per qualche pausa di troppo.
GAZPROM-RUSVELO: 5
I russi guidati da Paolo Rosola non hanno combinato granché, se non qualche fuga di prima mattina, giusto per farsi vedere. Il più in alto in classifica è a oltre 2 ore dalla Rosa…
LOTTO SOUDAL: 6
Una squadra costruita per le volate di Greipel (voto 6) che torna a casa con un solo successo di tappa è troppo poco, a maggior ragione perché è mancato il capitano Monfort (voto 5) solo 13°, lui che poteva essere un fattore.
MOVISTAR: 5
C’è poco da dire, il Giro l’hanno perso loro, che avevano la squadra più forte (lo dimostra la classifica team) con Quintana (voto 4,5) straricco di scudieri. Due vittorie di tappa e la classifica a squadre sono briciole, serve un profondo esame di coscienza.
ORICA SCOTT: 7
Il modo giusto di correre un grande Giro, con la voglia di andare sempre all’attacco. La tappa vinta da Ewan (voto 7) è la ciliegina sulla torta e attenti a Yates (voto 7,5) che molti già indicano come l’erede di Froome.
QUICK STEP FLOORS: 8
Bilancio sontuoso per il team belga, con Gaviria (voto 9) dominatore degli sprint e Jungels (voto 8,5) giovane in crescita prepotente. Ha fatto il pieno di premi e al Tour raccoglierà ancora.
TEAM DIMENSION DATA: 6,5
Destinato a far numero, il team sudafricano si è reso protagonista vincendo una tappa con lo spagnolo Matarranz e avendo il merito di presentare Nathael Teweldemedhin Berhane (voto 6,5), primo eritreo professionista, che si è messo in evidenza in salita.
KATUSHA ALPECIN: 7
A Zakarin (voto 7,5) è mancata solo la vittoria di tappa, ma il suo 5° posto finale vale anche di più perché è andato sempre all’attacco anche quando ancora non era al massimo. Gran carattere.
Squadra costruita per portare al successo Kruijswijk (voto 4), la squadra si è sfaldata col passare delle tappe, fino a trovare la zampata finale nella crono con Van Emden (voto 7). Troppo poco.
Senza Froome, ha affidato le chiavi del team a Landa Meana (voto 7,5): dopo la “caduta di squadra” sul Blockhaus ha capito di non poter più competere per la classifica e si è concentrato sulle salite fino a fare il colpo a Piancavallo, come ciliegina la classifica Gpm.
Come, così poco alla squadra di Dumoulin (voto 10)? Sì, perché non ha minimamente supportato il futuro vincitore in particolare nei momenti di crisi. Il trionfo finale è tutto suo.
Non ha vinto nulla, eppure la squadra americana è piaciuta e con Mollema (voto 7) ha trovato un ottimo corridore da classifica. Il grosso sarà al Tour per Contador. Però vorremmo un Nizzolo (voto 6) più in evidenza.
Il team italiano ha avuto in Polanc (voto 7,5) il suo leader, ma anche Conti (voto 6,5) è piaciuto molto, avrebbe anche meritato una tappa. Nel complesso i suoi colori erano sempre in evidenza, come vuole il GM Saronni.
Il suo miglior corridore in classifica è lo spagnolo Rodriguez Martin (voto 5), 52°. Non si è visto mai, se non con le volate tentate da Mareczko (voto 6,5) che resta il nostro sprinter più promettente.