Dopo aver parlato la scorsa settimana del Team Sky, passiamo in rassegna le possibilità dell’equipe Bahrain-Merida, ossia il gruppo che fa capo a Vincenzo Nibali. Rispetto alla formazione di Froome, la squadra in questione è maggiormente incentrata sullo Squalo dello Stretto per la semplice ragione che Nibali ha ben maggiori ambizioni anche nelle corse su strada, mentre il britannico è totalmente dedito ai grandi Giri, con le prove a tappe brevi viste come propedeutiche per i suoi scopi, mentre le corse di un giorno sono scacciate come la peste. Ciò significa che mentre la Sky ha un organico più completo per essere competitiva anche nelle classiche, la Bahrain Merida gira intorno alle ambizioni del messinese, che non ha fatto mistero di volersi testare con grande voglia nelle Classiche del Nord, Liegi in primis, puntando poi ai Mondiali. La Vuelta sarà nel suo programma, fra Giro e Tour la scelta verrà presa quando verranno calati i veli sulla Corsa Rosa e si saprà anche chi accetterà la sfida, ma poco cambia sull’evoluzione del team almeno sulla carta.
Nibali ha voluto rinforzare il team in vista dei suoi scopi e sono quindi arrivati corridori in grado di supportarlo in salita, contrapponendosi ai fortissimi gregari in forza alla Sky. Domenico Pozzovivo a dispetto delle tante primavere sulle spalle ha dimostrato di essere ancora più che competitivo all’ultimo Giro e potrebbe ancora essere l’uomo del “lancio”, ma anche il neoacquisto spagnolo Gorka Izagirre ha valide qualità in salita, anche su pendenze elevate. Inoltre sono arrivati l’austriaco Hermann Pernsteiner, proveniente dalle Marathon di Mtb che gradisce molto le pendenze notevoli e lo sloveno Matej Mohoric, una delle rivelazioni dell’ultimo Giro che alla corte di Nibali potrebbe fare il definitivo salto di qualità trovando spazio e responsabilità soprattutto nelle corse a tappe brevi.
Detto dei nuovi acquisti, la squadra ha anche altre frecce al suo arco a cominciare da Sonny Colbrelli, velocista sempre sul punto di esplodere che dovrebbe essere la punta per la Sanremo (a meno che Nibali…) mentre Giovanni Visconti che con il messinese condivide origini e soprattutto lunga militanza nel circuito è chiamato alla ripresa dopo un’annata un po’ sottotono. Stesso discorso per Grega Bole e Konstantin Siutsou, due corridori che al massimo della forma potrebbero essere molto utili a Nibali nella gestione di alcune difficili tappe. Ampia infine la colonia asiatica, con il giapponese Yukiya Arashiro e i cinesi Chun Kai Feng e Meiyin Wang, la cui stagione sarà mirata ai Giochi Asiatici.