La stagione professionistica si avvia alla sua conclusione. Anche se il calendario propone ancora eventi fino a dicembre, con addirittura una prova a tappe del World Tour in Cina, i big sono ormai a riposo e le squadre preparano i roster per la nuova stagione. Andando a ripercorrere il 2017, proviamo a scoprire chi ha convinto e chi no, parlando non solo e sempre dei campioni affermati di oggi, ma cercando anche di scoprire quelli di domani, in una sorta di bilancia. Qui andiamo sinteticamente a trattare 10 nomi che l’hanno fatta pendere in positivo. TOM DUMOULIN (NED-Team Sunweb): E’ sicuramente il nuovo big del movimento, entrato nel gotha degli eletti con la vittoria al Giro d’Italia, il titolo mondiale a cronometro ma non solo. La sua autorità in corsa e il suo sapiente controllo ne fanno forse il vero avversario per Froome, a quando lo scontro diretto? JULIAN ALAPHILIPPE (FRA-Quick Step Floors) nella foto della homepage: Esploso due anni fa con la vittoria alla preolimpica di Rio, ha sfiorato il mondiale e fatto un deciso salto di qualità. E’ il più talentuoso della finalmente ritrovata scuola francese, gli serve solo un po’ di esperienza in più per emergere sia nelle classiche dure che nelle stage race. MICHAL KWIATKOWSKI (POL-Team Sky): Il corridore che tutte le squadre vorrebbero avere: fortissimo nelle classiche, capace di continue invenzioni ma anche pronto a sacrificarsi come ha fatto per Froome al Tour. Un campione vero, degno di avere vestito la maglia iridata e che può ancora crescere. MIKEL LANDA (ESP-Team Sky): Una caduta l’ha estromesso dalla corsa al podio al Giro, gli equilibri di squadra l’hanno penalizzato al Tour, eppure nel 2017 Landa si è dimostrato il più forte spagnolo nelle corse a tappe. Con un grande team al suo servizio, potrebbe anche puntare al bersaglio grosso. ALEXANDER KRISTOFF (NOR-Katusha Alpecin): In un panorama ricchissimo di grandi sprinter, il norvegese si è elevato con vittorie nelle classiche, il titolo europeo e l’argento mondiale. La sua forza è saper anche anticipare la volata, mettendo in crisi gli avversari sul piano tattico. DYLAN TEUNS (BEL-Bmc Racing): Sul podio alla Freccia Vallone, primo al Giro di Polonia, il 25enne belga è forse il maggior prospetto di un movimento sempre effervescente, quello che promette il maggior salto di qualità nel 2018. Per ora è adattissimo alle prove a tappe medio-brevi. WILCO KELDERMAN (NED-Team Sunweb): Alla Vuelta ha lasciato tutti a bocca aperta per la sua condotta di gara che l’ha portato a un passo dal podio. Fortissimo a cronometro ma anche sulle salite lunghe, a 26 anni ha spalancato davanti un grande futuro nelle corse a tappe. JOHAN ESTEBAN CHAVES RUBIO (COL-Orica Scott): Nel ranking Uci è solo 100° eppure sono in tanti a scommettere sul colombiano, ritenuto il più completo del suo movimento se saprà gestirsi meglio nelle corse a tappe e correre con più attenzione. E’ cresciuto, ma deve ancora fare il salto di qualità. SIMON YATES (GBR-Orica Scott): Non capita spesso di trovare due Fratelli di grande qualità, gli ultimi erano stati gli Schleck. Simon ha chiuso 7° al Tour, alla Vuelta ha accusato gli sforzi, ma se trova costanza di rendimento può portare a casa gare importanti: Parigi-Nizza e Giro di Romandia sono quelle più adatte a lui. FERNANDO GAVIRIA RENDON (COL-Quick Step Floors): A 23 anni ha già un grande passato in pista, ma su strada ha dimostrato con vittorie in serie al Giro di essere un grande sprinter, che può puntare anche a gare classiche come la Sanremo, che infatti sta già preparando con puntiglio. UCI WORLD TOUR 2017 |