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IL "SACRILEGIO" DELLA PEDALATA ASSISTITA
di Stefano Conca
Le cose stanno davvero cambiando, e soprattutto nel comparto MTB (ma non solo) la pedalata assistita sta letteralmente soppiantando quella cosiddetta "muscolare”. E' un dato di fatto, è l'evoluzione e non è limitata al solo cycling, l'elettrico è già ampiamente utilizzato nelle auto e in minima parte anche nelle moto. I mezzi elettrici sono efficienti, puliti, silenziosi ed hanno consumi 20 volte inferiori a quelli a combustibile. Un Illustre marchio come Cipollini, già nel 2016 presentava uno splendido esemplare di bici da corsa la MCM2 ma a pedalata assistita. Oggi sono molti i brand che hanno inserito nel loro portfolio una bici dalle sembianze "strada" con motore elettrico. Non stiamo parlando di doping tecnologico ma di modelli dichiarati e certificati che hanno lo scopo di sostenere il ciclista nelle lunghe ed estenuanti sessioni e dando così la possibilità di "allungare" i normali tragitti, mantenendo la capacità muscolare entro i limiti del proprio budget energetico. Il cicloamatore devoto e votato al martirio eterno, ovviamente si esprime nei confronti della bicicletta elettrica come un maestoso sacrilegio. Lui che viene messo alla gogna solo per aver appoggiato gli scarpini a terra durante una salita, non può che guardare con disprezzo e rabbia chi si spaccia per ciclista con un motore tra le pedivelle. Di solito il gesto estremo di sdegno si sublima nei luoghi di villeggiatura in montagna durante le ferie estive, quando il direttore dell'hotel organizza la classica escursione in MTB a pedalata assistita per le famiglie. Mogli, compagne e ragazzi fanno a gara per accaparrarsi il modello migliore, quello con più potenza ed autonomia; settano l'assistenza di pedalata al massimo e scorrazzano felici e riposati sulle salite più irte. Il cicloamatore coinvolto e che, per non alterare ulteriormente il già precario equilibrio familiare, non può sottrarsi a questo rito satanico, copierà l'estremo gesto, quello che salverà la faccia e soprattutto l'anima dalla dannazione eterna; utilizzandola SEMPRE e SOLO col motore spento e riconsegnando quel maledetto strumento di perdizione nelle sembianze di una bici, con la batteria più carica dell'inizio del noleggio. Il Cycling Pride è una GF che avrebbe un grande successo!
Credito foto : bianchi.com
Credito foto homepage : https://www.visitfiemme.it/website/var/tmp/image-thumbnails/520000/529862/thumb__galleryImage/dsc_3594b.jpeg