Superprestige protagonista assoluto del weekend di ciclocross con la terza prova disputata nel tempio belga di Gavere, per una delle gare più agonisticamente sentite dell’intero calendario invernale. C’era grande attesa per la prova femminile, dove si puntava soprattutto su Alice Maria Arzuffi reduce dalla vittoria a Boom davanti a Eva Lechner. La campionessa del team Steylaerts 777 aveva vinto proprio su questo percorso lo scorso anno, ma l’evoluzione della corsa questa volta le ha richiesto di fare gioco di squadra in favore della sua compagna, l’olandese Yara Kastelijn (nella foto della homepage), con la quale aveva costruito l’azione decisiva insieme all’altra arancione Ceylin Del Carmen Alvarado, prima nella tappa di apertura a Gieten. La Arzuffi ha evidentemente pensato anche alla classifica complessiva della challenge, favorendo l’attacco della Kastelijn per costringere la Del Carmen Alvarado a lavorare, per poi staccarla nel corso del penultimo giro e andare a conquistare una preziosa seconda piazza. Per la Lechner un buon settimo posto ,mentre la belga Sanne Cant, campionessa mondiale, ha confermato di essere ancora in ritardo di condizione chiudendo 14esima a ben 3’34” dalla vincitrice. La classifica del Superprestige vede ora la Kastelijn davanti con un punto sulla Alvaradp, 3 sulla Lechner e 5 sulla Arzuffi, il che accresce la suspence in vista delle prossime tappe.
Suspence che in campo maschile è invece assente, troppa la superiorità del belga Eli Iserbyt sui rivali presenti. Il campione del mondo U23 sta sfruttando appieno l’assenza dei due “mammasantissima” del movimento Mathieu Van Der Poel e Wout Van Aert e la scarsa condizione del vicecampione mondiale Toon Aerts, che a Gavere ha chiuso solo sesto a 1’05”. Iserbyt ha fatto il vuoto alle sue spalle, chiudendo con 43” sull’olandese Lars Van Der Haar, salito al comando della classifica grazie anche all’assenza del rivale belga nella seconda prova a Boom, e con 54” sull’altro belga Laurens Sweeck che ha estromesso dal podio il ventenne britannico Thomas Pidcock, giunto a un minuto. Fra gli junior successo per il figlio d’arte Thibaud Nys, con l’azzurrino Lorenzo Masciarelli, che svolge la sua attività in Belgio, 14° a 2’42”.
In Italia intanto si è svolta la terza tappa del Giro, per la prima volta approdato sulle Gran Valli di Lanzo sulle Alpi torinesi. Se nella gara femminile si è confermata l’attuale superiorità di Sara Casasola (DP66 Giant SMP) prima davanti a Gaia Realini (Vallerbike) e a Francesca Baroni (Selle Italia Guerciotti), nella prova Open maschile si è assistito alla bellissima sfida fra Cristian Cominelli (Cycling Café) già perfettamente in palla dopo la stagione di Mtb e il padrone di casa Filippo Fontana (Carabinieri), una sfida risoltasi a favore del primo solo nelle battute finali. Terza posizione per il laziale Antonio Folcarelli (Race Mountain Folcarelli) che ha così avvicinato la leadership della classifica rimasta nelle mani di Federico Ceolin (Selle Italia Guerciotti) vittima di una giornata no.