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UN EUROPEO QUASI TUTTO ARANCIONE
di Gabriele Gentili
L’edizione 2018 dei Campionati Europei di ciclocross è stata un festival tutto arancione, con gli olandesi che sul terreno di casa di ‘s-Hertogenbosch hanno conquistato 4 dei 5 titoli messi in palio. Una superiorità schiacciante che ha annichilito i tradizionali rivali del Belgio, impossibilitati a consolarsi e finiti nel medagliere alle spalle anche della Gran Bretagna, che si è aggiudicata l’unica gara dove gli olandesi hanno fatto cilecca, la prova Under 23 maschile andata al poliedrico Thomas Pidcock (sotto nella foto), che ha dato una sonora quanto inattesa lezione al campione del mondo belga Eli Iserbyt staccato di 30” mentre il bronzo ha premiato il francese Antoine Benoist a 45”.
La prova più attesa era naturalmente quella Elite maschile dove ci si attendeva l’ennesimo duello tra il campione uscente olandese Mathieu Van Der Poel e l’iridato belga Wout Van Aert. Qualche problema fisico accusato dal padrone di casa in settimana legittimava le aspirazioni di Van Aert che come suo solito è partito a spron battuto, ma Van Der Poel l’ha agganciato già alla fine del primo giro e nella seconda tornata ha forzato su un lungo rettilineo senza più essere ripreso. Alla fine l’olandese, come suo consueto, ha trasformato l’ultimo giro in una passerella trionfale, chiudendo con 14” su Van Aert e 18” sull’altro belga Laurens Sweeck. Da notare come la Top 10 sia composta solamente da componenti di queste due nazioni il che la dice lunga sulla differenza esistente nelle gerarchie internazionali. 18esima piazza per Gioele Bertolini, a 3’20”.

Le speranze maggiori in chiave italiana erano riposte sulle prove femminili, ma è proprio fra le donne che la superiorità olandese è stata schiacciante, tanto da monopolizzare il podio sia a livello assoluto che Under 23. La gara principale ha premiato Annemarie Worst, che nell’occasione più importante di questo scorcio di stagione ha anticipato la favorita della vigilia Marianne Vos, giunta a 2” davanti all’altra olandese Denise Betsema. Per l’azzurra Alice Maria Arzuffi, che in base alle ultime prestazioni nutriva legittime speranze di medaglia, è arrivato un 7° posto a 1’08” dopo una gara sempre lontana dal podio virtuale. Stesso piazzamento per Sara Casasola fra le Under 23, a 1’55” da Ceylin Del Carmen Alvarado (all'arrivo nella foto della homepage), olandese di origine dominicana che si è aggiudicata l’oro con 22” su Inge Van Der Heijden e 49” su Fleur Nagengast. Titolo ai padroni di casa anche fra gli Junior, con Pim Roohaar primo davanti ai belgi Witse Meeussen a 14” e Thibau Nys a 21”. Prossima edizione nel 2019 a Silvelle di Trebaseleghe, l’Italia torna a allestire un evento titolato sperando, se non di imitare l’Olanda, quantomeno di apparire in un medagliere più composito.
Credito foto: luc_claessen_gettyimages_per_cyclingnews.com

Credito foto homepage: luc_claessen_gettyimages_per_cyclingnews.com

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