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XC DONNE: LA STAGIONE DELLE GRANDI NOVITÀ
di Gabriele Gentili
La stagione 2018 del cross country femminile è stata un caposaldo dell’evoluzione di questo sport, perché sembra ormai avviato quel ricambio generazionale del quale tanto si è parlato in passato, ma per un motivo o per l’altro stentava ad arrivare. Gente come Gunn-Rita Dahle e Maja Wloszczowska continuano ad essere dei riferimenti e la norvegese è un fenomeno di longevità che andrebbe studiato a lungo, ma finalmente emergono nomi nuovi a ravvivare la scena.

Certamente nome nuovo non è Jolanda Neff, a dispetto della sua giovane età, ma la stagione che pure l’ha vista incoronata con il successo in Coppa del Mondo, frutto di ben 4 vittorie parziali, ha anche confermato che quella superiorità che l’elvetica aveva mostrato fino a Rio 2016 non c’è più e le sue vittorie devono essere sudate e conquistate sul campo, spesso in extremis. Favoritissima al mondiale disputato in casa e nel quale difendeva la corona, la Neff è finita fuori dal podio in una gara pazza, che ha incoronato l’americana Kate Courtney (nella foto della homepage). Non una sconosciuta, ma certo poco considerata in sede di pronostico visto che prima del Mondiale il suo miglior risultato in Coppa era stato un quarto posto.

La più costante è stata sicuramente la danese Annika Langvad, che proprio con i Mondiali (seconda nel cross country e iridata una settimana dopo nella Marathon) ha deciso di chiudere la sua carriera, nella quale a fronte di tanti successi soprattutto mondiali non le è mai arrivata quella popolarità che pure avrebbe meritato. Un’atleta che ha fatto della sua costanza e della sua poliedricità il suo marchio di fabbrica e che lascia sicuramente un vuoto nell’ambiente. Un’altra biker molto costante e forse poco considerata è la canadese Emily Batty, terza sia in Coppa che ai Mondiali e proprio considerando la sua costanza e la sua professionalità, c’è da scommettere che sin d’ora stia pensando ai prossimi Giochi Olimpici, dove una medaglia sarebbe il coronamento di una splendida carriera.

Il 2019, come abbiamo detto, ha visto emergere nomi nuovi. Se della Coutney abbiamo già parlato, dietro la Neff cominciano ad arrivare i tanti nuovi talenti prodotti dalla cura Telser, il tecnico altoatesino che allena la nazionale elvetica e che in Italia ha lasciato grandi rimpianti. Alessandra Keller, quarta in Coppa pur essendo ancora U23, è la prima ad affacciarsi ai massimi livelli, nel 2019 la vedremo ancora protagonista al pari di Frei e Koller, per comporre anche al femminile una squadra rossocrociata difficilmente battibile. Una sorpresa è stata l’olandese Anne Tauber, quinta in Coppa con piazzamenti mai oltre l’11° posto, mentre tutta da scoprire è la canadese Haley Smith, sesta ai Mondiali dopo una stagione anonima in Coppa. Intanto dalle categorie giovanili salirà nelle U23 l’austriaca Laura Stigger, iridata sia in Mtb che su strada e argento ai Giochi Olimpici Giovanili (ma solo perché, nella formula della rassegna a cinque cerchi che prevedeva la classifica a coppie, ha avuto poco sostegno dalla sua compagna di colori) che se continua a questi ritmi potrebbe essere la dominatrice del domani.
In chiave italiana è stata una stagione in chiaroscuro. La Lechner prosegue nel suo lento tramonto, neanche la cura Bramati, pur utile nel ciclocross, l’ha risvegliata sulle ruote grasse. Dalla categoria U23 continuano ad arrivare soddisfazioni, così a fronte di una Martina Berta (sopra nella foto) che ha segnato un po’ il passo come anche Chiara Teocchi, emersa solo a corrente alternata, è esplosa Marika Tovo, addirittura bronzo iridato contro tutte le aspettative. Parliamo di una ragazza classe 1999, al primo anno di categoria, che promette di far divertire ancora come anche Giorgia Marchet, protagonista soprattutto nella prima parte di stagione. La difficoltà resta sempre la stessa, fa assorbire alle ragazze il passaggio di categoria senza disperdere il loro talento, ma anzi spingendo l’acceleratore sui loro progressi, soprattutto tecnici e di resistenza. Una scommessa da vincere, per ridare vigore a un settore un po’ asfittico.
Credito foto: www.facebook.com/martiberta/?tn-str=k*F
Credito foto homepage: www.facebook.com/katecourtney130/?tn-str=k*F_ph_Irmo Keizer
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