Lo spostamento della GF Roma prima a fine maggio, (con la prospettiva di essere evento RCS per il triennio che il Giro d’Italia si concluderà nella Città eterna”), per poi tornare alla solita data di Ottobre, dimostra la fragilità degli organizzatori nelle grandi città, sempre alle prese con burocrazia, permessi, strade rovinate e oggi prigionieri delle norme delle prefetture con gli obblighi di barriere new jersey a prevenzione pericolo di attentati. Molti eventi come Firenze per esempio, ma la stessa Roma o Padova o Vicenza, (se le regole sono eguali per tutti), saranno costretti a rinunciare alle partenze in centro città, e a parte del loro fascino, per i suddetti motivi. Giusto? Sbagliato? Certamente chi organizza è visto spesso come un disturbo piuttosto che una ricchezza da parte delle amministrazioni, ma almeno nella gestione della sicurezza non si poteva aiutarli? In fondo rappresentano il ciclismo = turismo = voti, e visto che siamo a un mese dalle elezioni politiche...