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MOSCON CHIUDE L'ANNO ALLA GRANDE
di CicloZeman
La stagione internazionale su strada ha chiuso i battenti con le ultime due prove a tappe del World Tour. Due eventi lontani fra loro geograficamente, il primo in Turchia e il secondo addirittura in Cina e che soprattutto hanno visto assenti i big, lasciando spazio a coloro che cercavano un almeno parziale riscatto da una stagione in negativo o che volevano trovare in extremis un palcoscenico sul quale mettersi in mostra, in queste ore di ciclomercato frenetico.

Il podio finale del Presidential Tour of Turkey è identificativo di quanto abbiamo accennato: la vittoria è andata al basco Eduard Prades Reverter, che per tutta la stagione ha corso soprattutto nelle prove di contorno, alle sue spalle il kazako Lutsenko, uno dei leader dell’Astana che meno è riuscito a emergere in un’annata comunque positiva per il team asiatico e terzo l’australiano Haas, buon comprimario alla Katusha Alpecin. Quarta piazza per Diego Ulissi (Uae Team Emirates) campione uscente e che ha provato a riconfermarsi sul trono turco, quinta per Fabio Felline (Trek Segafredo) uno dei tanti italiani che non ha tenuto fede alle promesse d’inizio stagione. Nei primi 10 anche altri due italiani, ottavo quel Matteo Fabbro (Katushan Alpecin) che alla prima occasione importante e nella quale gli è stato concesso spazio ha dimostrato di poter valere, nono Mauro Finetto (Delko Marseille Provence). La corsa turca ha offerto una ribalta anche agli sprinter, con ben tre vittorie per l’irlandese Sam Bennett (Bora Hansgrohe) che avevamo lasciato al Giro d’Italia dove aveva fatto tripletta e un successo per l’argentino Maximiliano Richeze, che a 35 anni ormai svolge con grande attenzione il suo ruolo di “pesce pilota” per Viviani o Gaviria.
Ma la stagione si è chiusa lasciando un sapore dolce ai tifosi italiani, con la bella vittoria di Gianni Moscon (sopra nella foto) al Tour of Guangxi, una vittoria da interpretare come una promessa per il futuro per il 24enne portacolori del Team Sky, protagonista assoluto del finale di stagione. Moscon porta a casa un successo prestigioso, precedendo di 9” lo scalatore austriaco Felix Grosschartner (Bora Hansgrohe) e di 14” il russo dell’Astana Sergei Chernetski. La corsa a tappe cinese ha offerto spazi agli sprinter con due vittorie per l’olandese della Quick Step Floors Fabio Jakobsen, considerato un valido rincalzo di Viviani e Gaviria ma con dalla sua la giovane età, e con successi anche per Groenewegen, l’olandese del Team Lotto Nl-Jumbo che aveva raccolto tanti successi a inizio stagione, per Ackermann, tedesco della Bora Hansgrohe tra i più vincenti nella seconda parte dell’anno e anche per Matteo Trentin, il campione europeo della Mitchelton Scott che dopo la straordinaria vittoria di Glasgow era un po’ rientrato nei ranghi.

La stagione si chiude qui ma già è tanta la voglia di rivedere le grandi sfide, proiettate verso un 2019 dove il ciclismo italiano vuole tornare a ruggire nelle classiche e ritrovare verve nelle corse a tappe, per mettere finalmente la parola fine a un periodo difficile, ma per questo servirà la maturazione dei più giovani, capaci di ritagliarsi spazi sempre più importanti nelle squadre del World Tour, il che non è per nulla semplice.
Credito foto: tim_waele_gettyimages_per_cyclingnews.com
Credito foto homepage: bettini_photo_per_bianchi_vitesseonline
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