Email not displaying correctly? View it in your browser
RITORNA ALLA NEWSLETTER
GIRO DI LOMBARDIA: IL RISCATTO DI NIBALI?
di CicloZeman
Con ancora negli occhi lo spettacolo del Mondiale di Innsbruck firmato da Alejandro Valverde, la stagione su strada volge velocemente al termine, attraverso un mese di ottobre dove arriva a conclusione anche il World Tour con due prove a tappe, in Turchia e Cina, tradizionalmente spazio per le seconde linee o per coloro che cercano un tardivo rilancio dopo qualche delusione di troppo. Domenica intanto è andata in scena la Parigi-Tours, una delle grandi classiche stagionali seppur non inserita (e non si capisce il perché…) nel massimo circuito dell’Uci. Gara che solitamente si conclude con una volata di gruppo, ma che in quest’occasione si è rivelata particolarmente selettiva, grazie alle folate del danese Soren Kragh Andersen (sotto nella foto), 24enne del Team Sunweb che finora vantava una sola vittoria, in una tappa al Giro della Svizzera di quest’anno. Il danese ha logorato tutti i rivali arrivando al traguardo in perfetta solitudine con 25” sull’olandese Niki Terpstra, quest’anno protagonista assoluto con la vittoria del Giro delle Fiandre e il terzo posto alla Roubaix, che allo sprint beffava il francese Benoit Cosnefroy, iridato Under 23 lo scorso anno al suo primo acuto fra gli Elite.
Pochissimi gli italiani al via, tutti concentrati nella campagna di avvicinamento al Lombardia di sabato prossimo iniziata con una bellissima edizione del Giro dell’Emilia, dove tanti erano i campioni stranieri al via e dove Alessandro De Marchi (BMC) (sul podio nella foto della homepage) ha colto un’altra bellissima vittoria dopo quella in una tappa alla Vuelta e il suo splendido comportamento a Innsbruck. De Marchi ha per certi versi anticipato la tattica che il giorno dopo avrebbe usato Kragh Andersen, stroncando la resistenza degli avversari per chiudere con 8” sul colombiano Rigoberto Uran (Education First Drapac) che allo sprint precedeva gli altri compagni di fuga Dylan Teuns, belga della Bmc impegnato a coprire il compagno di colori, e Michael Woods, canadese anche lui dell’Education First che ha confermato di essere fra i corridori più in forma dopo il suo sorprendente bronzo iridato. In evidenza anche i francesi Pinot e Bardet, lo sloveno Roglic e, udite udite, Vincenzo Nibali autore di una bella azione sulle rampe del San Luca che fanno sperare in un buon Lombardia a conclusione di una stagione difficilissima e non per sue responsabilità.

Nibali è stato protagonista in alcuni tratti anche alla Tre Valli Varesine, dove sia lui che Valverde hanno principalmente pensato a testare la condizione e a valutare gli avversari. La prova lombarda ha confermato innanzitutto l’ottima condizione dell’Education First Drapac con Uran e Woods protagonisti, un Pinot in grande spolvero, ma soprattutto la sorpresa del lettone Toms Skuijns (Trek Segafredo) sempre all’attacco e alla fine vincitore in volata proprio su Pinot e sul britannico Peter Kennaugh (Bora Hansgrohe) protagonista anche nelle prime fasi del Mondiale.

Tutti nomi che sono attesi fra i maggiori protagonisti della “classica delle foglie morte” dove però ci sarà da fare i conti con l’Embatido Valverde, che punta ad allungare la sua collezione di classiche per onorare con una vittoria la sua nuova maglia iridata. Tornando a De Marchi, si spera che il suo straordinario finale di stagione spinga i responsabili della Bmc a investirlo di nuovi ruoli nel 2019, magari in qualche classica a lui congeniale come Amstel Gold Race o Liegi-Bastogne-Liegi dove l’azzurro può davvero far bene avendo la squadra a sua disposizione.
Credito foto: www.cyclingnews.com
Credito foto homepage: tim_de_waele_getty_images_per_www.cyclingnews.com
Sport Service S.r.l. Milano, Via Smareglia Antonio, 7