E’ certamente presto per dire che la pandemia da Covid-19 è superata, ma intanto varie discipline sportive provano a ripartire, non subito, ma stilando un possibile calendario per la seconda parte dell’anno. Così, fra il calcio che cerca con grandi difficoltà di trovare un sistema per salvare la stagione, gli sport motoristici e il ciclismo che concentrano in tempi ristrettissimi tutto quanto era previsto nell’arco dei 12 mesi, altre discipline che fanno i conti su che cosa si può contare, anche l’atletica internazionale prova a ripartire e soprattutto a dare un indirizzo a tutti gli atleti, privati praticamente di qualsiasi obiettivo.
Rispetto ad altri sport, la situazione della “regina” è molto delicata: lo spostamento al 2021 delle Olimpiadi e ancor più la cancellazione degli Europei e la decisione della World athletics di sospendere il periodo valido per conseguire le prestazioni utili alla qualificazione olimpica fino a novembre, ha di fatto reso questa lunga parentesi una “terra di nessuno”, era quindi più che mai necessario fornire qualche occasione agonistica per restituire sapore a un 2020 così complicato, per dare una direzione agli allenamenti e non perdere del tutto la stagione.
Su pista è chiaro che si gareggerà soprattutto contro il cronometro, per avere riscontri utili in previsione del 2021 e della scadenza olimpica. La Diamond League, in questa situazione, è diventata fondamentale: non ci saranno finali, non ci sarà classifica complessiva, saranno semplicemente meeting fini a se stessi, ma che raggrupperanno i big provenienti da ogni continente. La stagione però inizierà con le rassegne nazionali (posticipati però quelli italiani dopo la rinuncia di La Spezia) seguite dal primo meeting internazionale, nella finnica Turku per ricordare i 100 anni dalle imprese olimpiche del grande Paavo Nurmi. Unico evento titolato restano i Mondiali di mezza maratona, previsti a marzo ma spostati a ottobre in Polonia, quando saremo nel pieno delle grandi maratone internazionali, comprensive del recupero di alcune delle classiche primaverili, riservate però solo agli atleti d’elite. Insomma, ci sarà occasione per divertirsi, sempre che il virus inizi a… lasciarci in pace.